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Le opere pittoriche di Sandro Borroni. La “blindatura” del colore per conoscere la Lombardia

La rubrica di arte pittorica collegata a itinerari turistici, con opere di Sandro Borroni, ci riporta a Boffalora sopra Ticino con la visuale del ponte storico dal lato del corso d’acqua che porta a Magenta. Il pittore boffalorese Sandro Borroni, attraverso le sue opere realizzate con una tecnica innovativa e di avanguardia, ci condurrà infatti per tutto il 2020 alla scoperta di Milano, della Lombardia, dell’Italia e del mondo intero. Prendendo spunto dai quadri di Borroni, proponiamo accenni storici e curiosità legati ai luoghi citati, cosicchè si possano scegliere come mete turistiche. “Co Notizie”, infatti, copre la Lombardia ed essendo on line può raggiungere anche mete lontane. Non resta dunque che viaggiare nella magia delle opere dell’artista e sui passi della storia!

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Sandro Borroni

. Le opere pittoriche di Sandro Borroni. La “blindatura” del colore per conoscere la Lombardia - 07/06/2020
Il pittore boffalorese Sandro Borroni

SANDRO BORRONI nasce a Legnano nel 1944. Vive e lavora a Boffalora sopra Ticino (MI). Ha iniziato il suo percorso artistico da autodidatta e questo gli ha permesso di non subire la fascinazione degli stili pittorici dei grandi nomi della pittura mondiale, ma di seguire la sua genialità e capacità che l’ha condotto ad ideare una nuova tecnica pittorica: la BLINDATURA DEL COLORE, che consiste nell’inserimento dei colori ad olio all’interno di “cordoncini” che ne delimitano gli spazi, creando armonie cromatiche in una sintesi di ensemble di luci e colori.

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Nella sua pittura, i temi ricorrenti sono le vedute urbane, i siti industriali o cantieri navali, identità passate e future delle nostre città. La scelta del soggetto è frutto di studi approfonditi e, dietro ad ogni analisi operata dall’artista, c’è sempre la motivazione. Ogni sua opera racconta cioè una storia.

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Le sue tele sono realizzate con minuzia di particolari e i colori, blindati nelle linee in rilievo del cordoncino bianco, creano suggestioni bidimensionali che emozionano, danno nuovo significato agli spazi consueti che circondano e creano il quotidiano. Per visitare la galleria dell’artista, basta collegarsi a www.sandroborroni.com

Opera della settimana

. Le opere pittoriche di Sandro Borroni. La “blindatura” del colore per conoscere la Lombardia - 07/06/2020
Il ponte di Boffalora sopra Ticino

Il ponte di Boffalora è famoso per il ruolo strategico che ebbe durante la II guerra d’indipendenza italiana del 1859. “Oggi parliamo del ponte di Boffalora S/Ticino Opera a olio 40×50 a Olio su tela datata 2014 N° 59 – spiega il pittore – Boffalora deve gran parte del suo sviluppo economico al naviglio grande. Le due sponde sono collegate dal ponte di granito datato 1603 riedificato allo stato attuale,dopo la battaglia di Boffalora nel 1859 dove nel tentativo di arginare l’avanzata Franco- Piemontese venne fatto saltare dall’esercito Austriaco”.

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Del ponte di Boffalora abbiamo già fornito accenni storici la scorsa settimana. Ad esso collegato (non fisicamente ma strategicamente) è un altro ponte che si trova a qualche centinaio di metri da questo e che permette di attraversare il Ticino. Il ponte di Boffalora, così si chiama anche questo, venne voluto nel 1808 da Napoleone Buonaparte per agevolare i collegamenti tra la Francia e l’Italia dal momento che dalla sua proclamazione a imperatore nel 1805, Milano aveva assunto un ruolo fondamentale come capitale del Regno d’Italia. La prima fase di costruzione voluta dal Bonaparte, si concluse però con la sua caduta nel 1813 ed i lavori vennero ripresi solo nel 1823 da Carlo Felice di Savoia, re di Piemonte-Sardegna, il quale raggiunse un accordo con l’impero austriaco per riprendere la costruzione del progetto e ripartirne anche i costi tra i due paesi interessati dal collegamento. L’opera, colossale nelle dimensioni, venne affidata all’ingegnere Stefano Melchioni che realizzò un ponte di 304 metri totali di lunghezza, con 11 arcate e 10 piloni, interamente rivestito di granito. Il costo finale dell’opera fu di 3215 lire austriache. In questa seconda fase dei lavori il progetto del ponte non venne modificato in quanto il transito ferroviario avrebbe richiesto la costruzione di un ponte parallelo; quando il 18 ottobre 1858 venne raggiunto un accordo per la costruzione della rete ferroviaria comune tra Piemonte e Lombardo-Veneto.

Nota della redazione
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Cristina Garavaglia

Giornalista

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