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Le opere pittoriche di Sandro Borroni. La “blindatura” del colore

La rubrica di arte pittorica collegata a itinerari turistici, con opere di Sandro Borroni, ci fa viaggiare con la memoria. Recenti eppure all’anima così lontani, i momenti in cui si passeggiava tranquillamente davanti al Duomo di Milano.

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Il pittore boffalorese Sandro Borroni,attraverso le sue opere realizzate con una tecnica innovativa e di avanguardia, ci conduce infatti settimana per settimana (per tutto il 2020) alla scoperta di Milano, della Lombardia, dell’Italia e del mondo intero.

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Prendendo spunto dai quadri di Borroni, proponiamo accenni storici e curiosità legati ai luoghi citati, cosicchè si possano scegliere come mete turistiche. “Co Notizie”, infatti, copre la Lombardia ed essendo on line può raggiungere anche mete lontane. Non resta dunque che viaggiare nella magia delle opere dell’artista e sui passi della storia!

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Sandro Borroni

. Le opere pittoriche di Sandro Borroni. La “blindatura” del colore - 17/05/2020
Il pittore boffalorese Sandro Borroni

SANDRO BORRONI nasce a Legnano nel 1944. Vive e lavora a Boffalora sopra Ticino (MI). Ha iniziato il suo percorso artistico da autodidatta e questo gli ha permesso di non subire la fascinazione degli stili pittorici dei grandi nomi della pittura mondiale, ma di seguire la sua genialità e capacità che l’ha condotto ad ideare una nuova tecnica pittorica: la BLINDATURA DEL COLORE, che consiste nell’inserimento dei colori ad olio all’interno di “cordoncini” che ne delimitano gli spazi, creando armonie cromatiche in una sintesi di ensemble di luci e colori.

Nella sua pittura, i temi ricorrenti sono le vedute urbane, i siti industriali o cantieri navali, identità passate e future delle nostre città. La scelta del soggetto è frutto di studi approfonditi e, dietro ad ogni analisi operata dall’artista, c’è sempre la motivazione. Ogni sua opera racconta cioè una storia.

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Le sue tele sono realizzate con minuzia di particolari e i colori, blindati nelle linee in rilievo del cordoncino bianco, creano suggestioni bidimensionali che emozionano, danno nuovo significato agli spazi consueti che circondano e creano il quotidiano. Per visitare la galleria dell’artista, basta collegarsi a www.sandroborroni.com

Opera della settimana

. Le opere pittoriche di Sandro Borroni. La “blindatura” del colore - 17/05/2020
Chiesa di San Bernardino alle ossa 50×40-2015-Opera-N°-98

“La chiesa San Bernardino alle ossa è uno dei luoghi più curiosi di Milano – spiega l’artista – Sorse nel 1200 vicino all’ospedale Brolo che a suo tempo era il luogo destinato alla cura dei lebbrosi. All’interno della chiesa esiste un Ossario che accoglieva le ossa dei malati defunti”.

Accenni storici

La chiesa di San Bernardino alle Ossa è una chiesa di Milano, situata in piazza Santo Stefano. Citata in passato anche come San Bernardino ai Morti, la chiesa è conosciuta per il suo ossario, le cui pareti sono per gran parte ricoperte da ossa a formare vere e proprie decorazioni.

. Le opere pittoriche di Sandro Borroni. La “blindatura” del colore - 17/05/2020

Le origini del complesso di San Bernardino risalgono al 1127, quando il cittadino milanese Gottifredo de Busseri – antenato del più celebre e omonimo presbitero Goffredo da Bussero (1220-?) scrittore e cronchista – fondò l’Ospedale di San Barnaba in Brolo, che divenne il terzo rifugio per trovatelli della città a cui lo stesso de Busseri aggiunse nel 1150 l’Ospedale di Santo Stefano alla ruota: davanti alla basilica di Santo Stefano Maggiore nell’allora brolo dell’Arcivescovo, una vasta area di ortaglie e boschi all’epoca al di fuori delle mura venne edificato un cimitero per accogliere i corpi dei defunti. La capienza del cimitero si dimostrò ben presto inadeguata per le esigenze dell’annesso ospedale, per cui nel 1210 venne costruita una camera destinata ad accogliere le ossa provenienti dal cimitero, al fianco del quale nel 1269 sorse la una piccola chiesa, che fu dedicata a Maria Addolorata e ai santi Ambrogio e Sebastiano: del primitivo edificio si sa che era a pianta quadrata e presentava due altari. La dedica della chiesa a San Bernardino da Siena avvenne solo nel XV secolo, quando l’edificio fu concesso in uso alla confraternita dei Disciplini e quindi dedicato al santo un tempo appartenente all’ordine.

Nota della redazione
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Cristina Garavaglia

Giornalista

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