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Grande asteroide il 29 aprile 2020 sfiorerà la terra. Cosa dobbiamo aspettarci?

Secondo la Nasa, che ha pubblicato un video in cui due astrofisici parlano dell’ incontro ravvicinato con un’ asteroide il 29 aprile 2020, l’OR2 1998. Ci tranquillizzano e dicono che non c’è da aver paura. Dopo l’esperienza del Covid 19, che è stata definita da tanti come una “semplice influenza”, non è che ci si senta proprio del tutto tranquilli. Il sasso planetario è grande, dicono, come l’everest.

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Gli astronomi conoscono OR2 1998 da più di 20 anni e lo hanno sotto osservazione dalla sua scoperta, nel 1998. E’ uno dei più grandi asteroidi che sono stati identificati fra quelli che passano vicino alla Terra. Ha un diametro di circa 3 chilometri. Paul Chodas, che dirige il centro della Nasa per lo studio degli oggetti vicini alla terra al Jet Propultion laboratory, durante l’intervista dice che l’asteroide passerà a circa 6 milioni di km dalla terra, quindi in realtà molto lontano, ma che è degno di nota perché è davvero grande. Il più grande conosciuto.

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la scala Rho b&b

Punti colpiti da un asteroide ( bolidi) nel 1988. il 29 aprile 2020 OR2 1998
Asteroidi che hanno colpito la terra nel 1988

Ci sono moltissimi piccoli asteroidi che si trovano nell’orbita della Luna e che cadono ogni anno sulla Terra, ma sono così piccoli che bruciano nell’atmosfera. Non sono pericolosi. Per avere un raffronto si può consultare un sito internet in cui sono pubblicati tutti gli asteroidi che passano giornalmente vicino alla terra, con il nome che li identifica e le misure stimate. Lo si trova al link cneos.jpl.nasa.gov/ca/

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Secondo le parole di Lindlay Johnson, ufficiale della difesa planetaria per la Nasa, che coordina gli uffici della difesa planetaria nel quartier generale della Nasa, un ufficio il cui maggior compito è collaborare con tutti gli Stati del mondo per ffettuare dei piani di difesa planetaria, è stato molto importante determinare e seguire la rotta di questo asteroide in questi ultimi 20 anni.

“E’ importante individuare questi oggetti quando sono ancora molto lontani dalla Terra perché dà il tempo di prepararsi, di trovare una soluzione, lanciare una missione per cambiare la rotta dell’asteroide e per farsi trovare pronti ad un possibile impatto con la terra. E’ meglio farlo il prima possibile per avere il tempo di scegliere il giusto intervento e organizzare le misure di mitigazione in previsione dell’impatto, se è possibile,” dice lo scienziato.

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Secondo quanto dice la Nasa, quindi, dopodomani non ci si accorgerà del passaggio del grosso sasso a meno che non si sia uno degli astronomi che hanno il compito di scansionare ogni notte lo spazio per cercare e identificare le rotte degli asteroidi diretti verso la terra. Loro, infatti, attendono il passaggio di questo asteroide da 22 anni e quindi costituisce un evento. Speriamo abbiano ragione.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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