
Milano. La questione mascherine antivirus diventa calda. Non si trovano, non ne vengono distribuite, la protezione civile nazionale manda quelle definite, con un paragone molto calzante, di carta igienica e per concludersi c’è anche chi se ne approfitta in modo vigliacco. 2 euro per una mascherina chirurgica, neppure omologata, quando normalmente non superano i 10 centesimi l’una.

E la scoperta fatta dai carabinieri di Cornaredo la mattina del 19 marzo in un negozio di Tabacchi, che oltrettutto non aveva l’autorizzazione alla vendita di materiale sanitario. Il tabaccaio è stato deferito in stato di libertà all’autorità giudiziaria e gli è stata comminata una multa da 9000 euro. I carabinieri hanno sequestrato 260 mascherine tipo chirurgico.
La colpa, se posso dirlo, non è tanto quella di aver fato le mascherine in casa, quanto piuttosto di averle vendute come omologate a 2 euro l’una, invece di regalarle o di chiederne il giusto prezzo di 10 centesimi.
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