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Estorsioni e incendi a San Giuliano Milanese

San Giuliano Milanese. Sono i Carabinieri della compagnia di San Donato Milanese al comando del maggiore Antonio Ruotolo che, su ordine del Giudice delle indagini preliminari e richiesta della procura di Lodi, hanno arrestato 3 persone ritenute responsabili di tentata estorsione e incendio.

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Si tratta del 39enne S.R., originario di Gela ma residente a Busto Arsizio, che ora si trova in carcere, del quarantasettenne C.R., di Melegnano, e di V.B., 52 anni, anche lui originario di Gela ma residente a San Donato Milanese. Questi iltimi due uomini si trovano agli arresti domiciliari.

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I tre sono stati accusati di aver tentato di estorcere 150.000 euro ad un imprenditore edile piuttosto conosciuto che opera a San Giuliano Milanese.

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Incendi e minacce che “fanno capire”

I fatti sono nati il 14 marzo 2019 quando gli uffici della sede legale della società dell’imprenditore, che si trovano al secondo piano di uno stabile sempre a San Giuliano Milanese, sono stati dati alle fiamme. È stato subito chiaro che si trattava di un incendio doloso. La porta d’ingresso era stata forzata s all.onterno degli uffici c’era una tanica con del liquido infiammabile. Era anche chiaro che i colpevoli non volevano nascondersi.

Qualche settimana dopo, il 2 aprile 2019, l’imprenditore edile è stato avvicinato da un uomo che l’ho aspettato sul posto di lavoro. Si è presentato come un emissario della Stidda, un organizzazione mafiosa siciliana.

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Ma manna a stidda…

Con un forte accento gelese, molto accentuato, l’ha apostrofato chiedendogli di preparare 150.000 euro entro 15 giorni e di consegnarli a qualcuno che, secondo l’estortore, era conosciuto dall’imprenditore. L’uomo era a volto scoperto e utilizzava intenzionalmente metodi ed espressioni tipiche della criminalità organizzata siciliana.

Qualche settimana dopo, il 27 Maggio, alcuni uomini sono entrati in un cantiere di San Giuliano Milanese sempre di proprietà dell’azienda dell’ imprenditore e hanno dato alle fiamme due grossi camion di movimento terra. Hanno causato 300.000 euro di danni.

Faccia tosta

Dalle indagini dei carabinieri è emerso subito l’organizzazione e il tipo di attentato. Sul posto c’erano bombolette di gas, taniche di benzina e stracci utilizzati come innesco. Nemmeno questa volta gli autori volevano nascondersi.

Poi, nella notte del 4 giugno 2019, sempre a San Giuliano Milanese ma in un altro cantiere della stessa azienda, due degli arrestati hanno incendiato un container adibito a ufficio vendite degli appartamenti in costruzione. Ancora una volta sul luogo dell’incendio sono stati trovati i segni della premeditazione e della volontà di non nascondere l’autore dell’incendio. Due sono stati arrestati mentre si trovavano in provincia di Milano e Varese, uno era in provincia di Rovigo. Sono in attesa del processo che stabilirà le responsabilità di ognuno.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica. Ora scrivo su alcune testate, coordino portali di informazione, sono una giornalista, e una Web and Seo Editor Specialist

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