Cronaca Lombardia

Una telefonata per il destino e il futuro di Allegra?

Voghera. Nonostante l’assoluzione completa dei suoi genitori lo scorso settembre, Allegra è ancora trattenuta in comunità. Il motivo per cui non è ancora stata restituita alla sua famiglia? Non lo so. Ho provato a fare una telefonata ed è successo qualcosa di strano.

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La curatrice

Ho provato a chiamare al telefono l’avvocato Stefania Antonietti. Il tribunale dei minori la ha nominata curatrice di Allegra. Ha quindi un ruolo pubblico. Il tribunale agisce nel nome del popolo italiano, quindi anche mio e vostro. Mi ha sbattuto giù il telefono con la rapidità della luce, quando mi sono qualificata come giornalista. Non sono riuscita neppure a dirle per quale motivo la chiamavo.

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La telefonata

” Pronto la dott.ssa Antonietti? “
” Chi la desidera?”
“Mi chiamo Ilaria Preti. sono una giornalista e avrei bisogno di…… “
“La dott.ssa Antonietti non c’è. È appena uscita. Arrivederci ” Sbam!!!
Il rumore del telefono sbattuto giù è stato così forte che sono riuscita a sentirlo nonostante la comunicazione si sia interrotta immediatamente.

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La domanda che volevo farle

Stavo cercando di parlare con la persona che cura gli interessi di Allegra perchè ho saputo che ha sollecitato il giudice a emettere la sentenza. Cioè a decidere se Allegra può finalmente tornare a casa sua, con la mamma e il papà. Avrei chiesto se il sollecito della sentenza finale comprendeva anche la consegna della relazione della neuropsichiatra che ha visto la piccola Allegra qualche giorno fa. Non volevo sapere il contenuto della relazione, ma solo avere la conferma, o la negazione, di una notizia che mi era stata data.

Questo duro lavoro…

Sono notizie che riguardano la vita della bambina e il suo futuro. Le miei fonti mi dicono che alla neuropsichiatra non è stato ancora chiesto di consegnare la relazione, che avrebbe un contenuto molto positivo nei confronti dei genitori. È un piccolo particolare, che non avrebbe generato un articolo se non mi avessero sbattuto in faccia il telefono. Io infatti non so cosa c’è scritto nella relazione. Anche se lo sapessi, non potrei pubblicarlo.

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Se le fonti mi dicono, però, che la relazione potrebbe non essere allegata alla richiesta di sentenza perchè è a favore dei genitori e perchè c’è chi vorrebbe evitare di restituire ad Allegra la sua vita. Se le notizie che mi arrivano dicono che c’è chi vorrebbe dare Allegra in affido ad una famiglia esterna per evitare che venga a galla un errore e un ingiusto allontanamento dalla famiglia naturale, il mio dovere, come quello di qualunque cittadino, è di fare domande e di cercare di avere risposte e, come giornalista, di raccontare con più precisione possibile ciò che so e verifico.

Come avrebbe dovuto essere la telefonata

” Pronto la dott.ssa Antonietti? “
” Chi la desidera? “
“Mi chiamo Ilaria Preti. Sono una giornalista e avrei bisogno di parlare con la dottoressa Antonietti per la conferma di una notizia su una bambina che assiste come curatrice.”
“Sono io. Mi dica”
“Si tratta della piccola Allegra C. Avrei bisogno di sapere da lei se è vero che la relazione della Neuropsichiatra non sarà allegata al sollecito della sentenza”

Poi potevano esserci due risposte

Prima risposta possibile: “Naturalmente sa che non posso darle i contenuti, ma le assicuro che sarà allegata. E’ solo una questione di tempistica. La chiederemo lunedì”
Seconda risposta possibile: ” Naturalmente sa che non posso darle i contenuti, ma la relazione non è necessaria per la richiesta di sollecito di sentenza. Sono passati troppi mesi ed è necessario decidere per il bene di Allegra. La relazione sarà consegnata al giudice appena pronta e prima della sentenza, in modo che possa valutarla.”
“Ah Ok. Ho capito. La ringrazio per la gentilezza e mi scusi per il disturbo.”
“Di nulla. Arrivederci”
“Arrivederci e grazie ancora”

Magari mi sbaglio

Magari ho sbagliato il numero di telefono e l’avvocato Antonietti che ho chiamato non è la curatrice di Allegra. Magari ho chiamato in un momento inopportuno oppure per coincidenza la curatrice segue anche un altro caso che non deve assolutamente essere reso pubblico e ha pensato che chiamassi per quello. Purtroppo adesso, dopo quello “sbam”, diventa difficile richiamarla. Quindi ora mi tocca scrivere un articolo su una telefonata che non si è svolta, fare la giornalista rompiscatole e mandarle il link via whatsapp o linkedin. Poi devo sperare che richiami lei.

Naturalmente ho anche la forte speranza che i dubbi espressi dalle fonti che mi danno notizie di Allegra siano completamente sbagliati, ma questi dubbi potranno fugarli solo la curatrice, gli assistenti sociali e il giudice. Il mio telefono rischia di diventare bollente…


Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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