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Assistente sociale troppo occupata, quindi i genitori non possono vedere la bambina

Milano. La piccola Michela Maria, due anni e mezzo, non può vedere i suoi genitori (il papà è ipovedente) perché l’assistente sociale non ancora preparato il calendario delle visite dei genitori. Non ha neppure individuato il servizio psicologico a cui dovrebbero andare i genitori per dimostrare di essere genitori affidabili.

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Devono essere genitori perfetti secondo lo standard definito dal tribunale

Come avevamo raccontato nel momento in cui Michela Maria è stata sottratta ai genitori e affidata al Comune di Milano, la bambina è ricoverata in una struttura segreta e i genitori non sanno dove si trovi da più di 25 giorni. Meglio specificare che a carico dei genitori non c’è nessun tipo di provvedimento penale. Nell’ordinanza con cui il tribunale ha deciso di allontanare la piccola dalla famiglia, c’è scritto che dopo tre mesi di ricovero sarebbe stato valutato se c’era un recupero del rapporto genitoriale con la bambina.

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Nessun calendario di incontri con la bambina

Il Comune di Milano avrebbe dovuto immediatamente preparare un calendario di incontri da effettuare in uno spazio neutro con un educatore, e supportare i genitori con un servizio psicologico adatto a far loro comprendere cosa ci si aspetta da dei genitori perfetti. Sono passati più di 25 giorni e gli Assistenti Sociali del comune di Milano non hanno ancora preparato il calendario degli appuntamenti con la bambina. Questi due poveri genitori in questi tre mesi avrebbero potuto vedere la bambina solo 30 ore, mentre prima avevano un rapporto genitoriale di 24 ore su 24. Quelle 30 ore son già diminuite.

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Michela Maria sta male

Alcune fonti esterne mi hanno riferito che la bambina sta male. In comunità ha perso peso, fa fatica a mangiare, ed è triste al punto da ammalarsi. Per forza, dal suo punto di vista è stata abbandonata dai suoi genitori. Cosa ne sa lei che l’hanno portata via e che anche la sua mamma e il suo papà stanno soffrendo come dei dannati per la lontananza della loro piccola e perché non sanno dov’è?

L’assistente sociale corre qua e là

Questa situazione non preoccupa più di tanto la l’assistente sociale Luongo del Comune di Milano che, contattata per telefono, ha fatto dire che non era in ufficio perché stava correndo da un posto all’altro, da una scuola all’altra, per risolvere tanti tanti casi. Quindi si deduce che non ha il tempo di preoccuparsi dei bambini che fa togliere i genitori Ho chiesto di farmi richiamare. Ha fatto rispondere che deve avere il permesso del suo direttore per parlare con i giornalisti. Intanto si è saputo che in uno dei momenti in cui avrebbe dovuto parlare con i genitori di Michela, l’assistente sociale era in ospedale a occuparsi di due neonati.

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I servizi sociali del comune di Milano

Sto cercando di contattare il Direttore Mancini del servizio sociale del comune di Milano. Ha già il mio numero di telefono. Magari lui saprà dare delle spiegazioni sulle manchevoleźze del servizio che dirige. Speriamolo perchè, come si sussurra nelle ultime settimane, il fantasma di Bibbiano aleggia anche su Milano e diventa sempre più corporeo.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica. Ora scrivo su alcune testate, coordino portali di informazione, sono una giornalista, e una Web and Seo Editor Specialist

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