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Umbria. Lega e centro-destra battono il governo e Conte ne fa le spese

Elezioni regionali in Umbria. Donatella Tesei, candidata alla presidenza della regione Umbria per la coalizione di centro-destra, è ormai irraggiungibile. Lo spoglio delle schede è quasi alla fine e la Tesei è ormai avanti su Bianconi di 21 punti. Il centrodestra capitanato dalla Lega di Salvini si porta a casa quasi il 60% dei voti. E’ la debacle totale anche per il governo giallo rosso. Il movimento 5Stelle e il Partito democratico per l’Umbria avevano proposto la stessa alleanza del governo centrale. Così, i veri sconfitti di oggi sono Giuseppe Conte, Matteo Renzi e Luigi di Maio.

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Zingaretti se la gode?

Il segretario del PD Zingaretti ammette la sconfitta della coalizione che ha portato il PD è i il movimento 5 stelle a presentarsi insieme alle elezioni umbre, convogliando i loro voti su Vincenzo Bianconi, ma si può bene immaginare che questa sconfitta, per il segretario del D che avrebbe voluto le elezioni al posto del governo Conte bis, sia in realtà una piccola ma bella soddisfazione, avuta sull’ex compagno di partito Matteo Renzi.

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Gli ultimi voti da spogliare

Siamo alle battute finali e mancano solo un paio di sezioni sulle 1005 che compongono il corpo elettorale della Regione Umbria. Donatella Tesei attualmente al 57,55% mentre Vincenzo Bianconi si ferma al 37,48%. Claudio Ricci e al 2,65%, Rubicondi Rossano al 1,01%, Emiliano Camuzzi allo 0, 87 %, Martina Carletti allo 0,1%, Antonio Pappalardo allo 0,13% e Giuseppe Cirillo allo 0,10%. Le piccole liste al di fuori dalle coalizioni hanno avuto risultati bassissimi. Tutta l’attenzione degli elettori si è riversata su centro destra e centro-sinistra. All’interno della coalizione di centro-destra, la lega di Matteo Salvini raccolto il 36,94%, Fratelli d’Italia lo segue in distanza con il 10,40%, segue Forza Italia con il 5,47%, la lista Tesei Presidente raccoglie il 3,93% dei voti mentre Umbria Civica raccoglie il 2,07%. Il totale delle liste di centro-destra raccoglie il 58,81% dei voti .

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Nel centro-sinistra la parte più importante la raccoglie il Partito Democratico con il 22,36% mentre il MoVimento 5 Stelle crolla al 7, 42%. Residuali le altre liste: Bianconi per l’Umbria prende il 4%, Sinistra Civica Verde l’1,61%, Europa Verde Umbria 1,43%.

Risultati annunciati

Forse non ci si aspettava un risultato così basso per il MoVimento 5 Stelle che ha dimezzato i voti del 2015 ed è ampiamente al di sotto delle percentuali raccolte alle elezioni centrali politiche del 2018. Paga l’accordo con il PD. In Umbria M5S aveva fatto cadere la giunta regionale, per poi presentarsi in Alleanza con lo stesso Partito Democratico. Rispetto al 2015 anche il Partito Democratico ha perso moltissimi voti. E’ passato dal 35,76 % al 22,34%.

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Guai per il governo di “Giuseppi” Conte

Anche se l’Umbria è una regione piccola, queste elezioni si sono svolte a ridosso dalla nascita del governo Conte bis e si è presentata agli elettori la stessa alleanza che lo sostiene. La si può considerare un test per il gradimento del governo stesso. Nella notte sono iniziati infatti i Tweet, da parte dei grandi influencer, contro il governo. Questa mattina dal Financial Times è arrivata la bordata più pesante. Il quotidiano inglese riprende una notizia divulgata dalla Verità a proposito dei rapporti di Giuseppe Conte con un fondo indagato nello scandalo Vaticano. Un brutto segno per Giuseppe Conte, che è già in difficoltà per le rivelazioni del Russiagate.

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.

Ilaria Maria Preti

Metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica. Ora scrivo su alcune testate, coordino portali di informazione, sono una giornalista, e una Web and Seo Editor Specialist

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