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La stazione di San Donato bonificata da drogati e spacciatori

San Donato Milanese. E’ in corso da questa mattina una bonifica dell’area boschiva alla stazione ferroviaria Di San Donato. I carabinieri della stazione della compagnia di San Donato in collaborazione con il Cio ( Conmpagnia intervento operativo) hanno effettuato un disboscamento con rimozione di capanne capannotti, tendame e oggetti abbandonati. Una vera e propria bonifica di un punto che era diventato il nuovo ritrovo per i tossicomani che, allontanati dal boschetto di Rogoredo, cercavano un altro habitat da colonizzare. Infine vi sono stati anche alcuni passaggi con un elicottero per una visione dall’alto di possibili altri insediamenti da bonificare. Non è un intervento risolutivo, perchè è un tipo di fauna che tende a tornare, ma è uno dei numerosi previsti.

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Vanno via dal boschetto di Rogoredo e si spostano in periferia, con il treno

Gli spacciatori e i loro clienti seguono la linea della ferrovia. le stazioni ferroviarie, quindi, come quella di San Donato, diventano un punto di ritrovo. In questo caso il boschetto era proprio dietro al binario nr.1 e i tossicodipendenti infastidivano e tormentavano i pendolari, chiedendo soldi per le dosi o diventando pericolosi quando venivano presi dalla paranoie tipiche degli stati di allucinazione derivati dall’uso della droga. Questo nuovo insediamento di spacciatori è uno degli effetti del controllo sul boschetto di Rogoredo in cui le forze dell’ordine eseguono, a turno e giornalmente, controlli e interventi. Le droghe sono l’eroina e l’hashish. I tossicodipendenti sono macilenti, portati a rubare qualunqe cosa capiti loro a tiro e a chiedere l’elemosina, per arrivare a recuperare i 5 euro per comperare una dose a peso.

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Anche i poliziotti in fila per la droga

Gli interventi al boschetto di Rogoredo sono continui e mirano al sequestro delle sostanze stupefacenti, all’arresto degli spacciatori e a disperdere i tossicomani, in modo che sia semrpe più difficile per loro procurarsi la droga. In zona di via sant’Arialdo, a Milano alcuni agenti della Squadra Mobile della questura aveva notato la mattina del 16 settembre dei tossici che ordinartamente si erano messi in fila. In borghese, si sono aggiunti alla fila e hanno aspettato il loro turno, osservando il movimento circostante. Quando sono arrivati di fronte al solito tunisino armato di bilancini e bustine e tavolino dove aveva esposto la sua mercanzia, si sono qualificati e lo hanno arrestato in flagrante. Prove ne avevano fin che se ne volevano. Il resto dell’operazione è avvenuta con l’identificazione di clienti e con il sequestro delle dosi.

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La scena di quest’intervento deve essere stata particolarmente simpatica, pur nella gravità della situazione. Il gioco è a chi si stanca prima, solo che è abbastanza chiaro che non saranno le forze dell’ordine., ma questo porta ovviemente a spostare il problema in altre stazioni, dove bisogna poi intervenire.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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