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Sotto il Duomo di Milano

Il Duomo di Milano è sicuramente il simbolo più noto della nostra città. La cattedrale milanese, ha, proprio sotto i suoi piedi, un incredibile mondo fatto di cose note, meno note, e persino, potremmo dire, quasi segrete.

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Gli scavi della metropolitana negli anni ‘60

Con la costruzione della metropolitana che passa proprio sotto il sagrato del Duomo di Milano, sono stati rinvenuti i resti di quella che una volta era l’antica cattedrale di Milano, ovvero, Santa Tecla.
Una volta terminata la metropolitana, questi reperti archeologici sono stati aperti al pubblico tramite un passaggio che si trova all’interno della cattedrale milanese.

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Non solo Santa Tecla

Gli scavi archeologici sotto il Duomo però non sono solo quelli di Santa Tecla. Sul lato sinistro partendo dalla facciata del Duomo, andando verso la parte inferiore della cattedrale, si arriva all’accesso per gli ascensori che portano allaterrazza del Duomo. Qui è possibile visitare il battistero di Santo Stefano alle fonti. Attenzione a non confonderlo con il battistero di S. Giovanni alle fonti, che si trova invece tra gli scavi di Santa Tecla, nella parte anteriore del Duomo.

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Ma com’era Piazza del Duomo prima del Duomo?

Dove adesso sorge il Duomo di Milano, molto tempo fa avremmo potuto vedere ben tre distinti edifici religiosi. Santa Tecla, Santa Maria Maggiore con le facciate rivolte l’una verso l’altra, e il battistero di San Giovanni alle Fonti nel mezzo. Quando fu necessario costruire una cattedrale più grande, i tre edifici vennero abbattuti per far posto a quella che sarebbe poi diventata la cattedrale di Milano. La ragione per cui vi erano due distinte cattedrali, era che una era utilizzabile d’inverno, mentre l’altra d’estate.

Qualcosa di più antico si nasconde sotto il sagrato

Recentemente, ulteriori scavi archeologici sempre nell’aria riguardante i reperti di Santa Tecla hanno fatto emergere un passato ben più antico che riguarda la nostra città. Una pietra utilizzata per costruire L’antica cattedrale infatti, riportava alcune scritte in latino, che un più attento esame ha potuto attribuire senza dubbio a nomi di divinità precristiane.  Giove Iuno e Minerva, sono i nomi incisi su questa pietra, a dimostrazione che prima delle costruzioni cristiane esistesse un ben più antico pagano, forse talmente antico da risalire alla fondazione della città quando, le popolazioni stanziate su queste terre, adoravano la dea madre Belisama.

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Qui di seguito i video degli scavi si S. Tecla, del battistero di S. Stefano alle fonti

Nota della redazione
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Gianluca Preti

Videomaker, grafico, fotografo, appassionato di Milano.

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