Storia e CulturaMagazine

Palazzo Reale: una meraviglia lunga secoli

Milano – Al numero 12 di Piazza del Duomo ha sede il Palazzo Reale di Milano. Adibito oggi a polo culturale ed espositivo, nel corso dei secoli ha svolto le funzioni più varie e di prestigio. Facciamo un tuffo nella sua storia sviluppatasi nel corso dei secoli.

Pubblicità

La storia chiama

Sede delle istituzioni politiche cittadine durante l’epoca comunale, Palazzo Reale nasce con il nome di Palazzo del Borletto Vecchio. In seguito all’avvento delle signorie Viscontee e Sforzesche divenne sede del potere ducale e venne restaurato da Francesco Sforza a seguito della nascita del Duomo. Dopo un periodo in cui fu adibito a fortilizio d’armi, sotto la dominazione spagnola Palazzo Reale diviene il fulcro della vita politica e con il governatore Gonzaga la ristrutturazione dei suoi ambienti istituzionali lo pone come centro della città meneghina.

Pubblicità

cambiamenti. Social journalism

Il teatro di milano

Nel 1594 venne costruito al suo interno il teatro di Milano, primo della città. Distrutto in seguito ad un incendio nel 1659, esso fu ricostruito nel 1717 per poi essere raso al suolo nel 1776 a seguito di un altro incendio. Dopo la chiusura del teatro di Palazzo Reale si decise per la costruzione del celeberrimo Teatro della Scala.

Pubblicità

Difficoltà

Il XVII e il XVIII secolo saranno periodo di stallo e difficoltà per il Palazzo Reale il cui cantiere viene fermato dalle guerre e dalle epidemie che colpiscono la città. Sotto il governo austriaco il piano nobile torna ad essere sede del governo cittadino anche se senza poteri effettivi.

Pallavicini e gli Asburgo

Nel 1745 arriva a Milano Giuseppe Pallavicini, come plenipotenziario governatore della città e da via a importanti ristrutturazioni della struttura che riguardarono tanto l’aspetto esterno quanto i particolari di arredamento. La più grande innovazione è l’ampliamento della Sala degli Imperatori con l’annessione della Sala dei Festini, dando vita ad una sala da ballo di 46 metri di lunghezza per 17 di larghezza. Sotto gli Asburgo poi, il Palazzo tornerà ad essere fulcro della vita politica cittadina e iniziò un ulteriore ciclo di ristrutturazioni con l’imperatore Giuseppe II.

Pubblicità

Epoca Napoleonica

Nel 1805 Palazzo Reale sarà sede del governo della nuova capitale del Regno di Italia e raggiunge il suo massimo splendore: ampliamento del Palazzo, nuovi arredi e riparazione dei danni causati dalle guerre gli interventi più significativi.

Guernica e la sala delle Cariatidi

È la seconda guerra mondiale l’evento che più cambia la conformazione del Palazzo: il 15 agosto 1943 il bombardamento inglese colpisce l’ala Est del Palazzo e lo spostamento d’aria provoca la distruzione di gran parte dell’edificio. La Sala delle Cariatidi ne risulterà essere la più colpita, intaccata nella sua struttura interna. Essa verrà ricostruita, nell’ambito della ristrutturazione successiva alla fine della guerra, nel 1953 e Picasso la sceglierà come sala espositiva per la sua Guernica.

Il ventunesimo secolo

Dagli anni 2000 infine, il Palazzo ha affrontato opere di restauro conservativo per rinforzare le strutture esistenti. La Sala delle Cariatidi è l’emblema dei danni causati dagli innumerevoli incidenti capitati al Palazzo, il cui splendore antico è stato perso irrimediabilmente.

Palazzo Reale oggi

Storicamente sede del potere politico, Palazzo Reale ha da sempre svolto una grande funzione culturale all’interno della città. Le iniziative che oggi si possono ammirare all’interno dell’edificio spaziano dalle mostre di Picasso, Monet e Manzoni, fino alla collezione del Museo del Duomo aperta dal 2013. Ad oggi, in collaborazione con il Museo del Novecento sito nel Palazzo dell’Arengario, con la Rotonda della Besana e con Palazzo della Ragione, Palazzo Reale promuove eventi e mostre di alto prestigio.

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.

Gianluca Preti

Videomaker, grafico, fotografo, appassionato di Milano.

Commenti, repliche e rettifiche. Scrivi qui quello che hai da dire.