Cronaca Lombardia

Femminicidio. Inadeguatezza di genere. I dati della Lombardia

Milano. Diffusi i dati sui casi di violenza di genere in Lombardia, e la presentazione delle iniziative interforze che hanno fatto emergere il problema.

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L’assessore regionale Silvia Piani, del viceprefetto Alessandra Tripodio, del dirigente della divisione anticrimine della questura di Milano Alessandra Simone e del tenente colonnello dei carabinieri Luigi Manzini e Fabio Roia, presidente sezione autonoma misure di prevenzione del tribunale di Milano, hanno commentato i risultati delle strategie adottate negli ultimi tre anni in contrasto alla Violenza di genere.

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La rete, perchè di questo si tratta, costituita dai centri antiviolenza e delle numerosi iniziative e protocolli di intervento, oltre che alle occasioni di formazione obbligatoria per gli operatori, ha raggiunto risultati importanti. Ha fatto emergere il problema, e nel contempo offerto delle strategie per contenere il problema , se non per eliminarlo. Come ha detto Il tenete colonnello Manzini, “è un fenomeno dettato dall’inadeguatezza di genere di fronte alla maggiore autonomia e coscienza dei propri diritti e doveri delle donne”, rispetto al passato e alle aspettative dell’uomo. Questo il motivo per cui proprio la Lombardia si trova in cima alla classifica per casi. E’ preoccupante il fatto che il il 42% delle donne uccise avevano già denunciato il loro assalitore.

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La rete antiviolenza

Il vice prefetto Alessandra Tripodio ha fatto notare come il valore dello sforzo effettuato dalla regione Lombardia non ha eguali in Italia, e il dott. Roia ha definito l’attività governativa illuminata e brillante. La dottoressa Alessandra Simone della divisione anticrimine della questura considera la rete un’opportunità importante per la possibilità di condivisione delle esperienze create nel tempo dalle varie forze dell’ordine. Nell’ultimo anno è aumentato il numero di reti territoriali, tavoli cioè di coordinamento fra i vari enti che si occupano degli interventi. A Bergamo e brescia da 3 sono passate a 5. Como, Cremona, Lecco, lodi Mantova Pavia e Sondrio ne hanno 1 ciascuna provincia. Varese ne ha 2 e Milano da 4 le ha portate a 7. La provincia di Bergamo si è dotata di 3 nuovi centri antiviolenza, arrivando a 5. Lo stesso numero di Brescia. 17 sono quelli di Milano, 6 a Varese. In totale in lombardia sono 50 centri, 27 reti e nel 2018 hanno seguito 11.323 casi. Una enormità, per un problema che si credeva non esistesse.

Le statistiche. Chi è La donna maltrattata?

Dare un occhio ai numeri è sempre interessante. Aiuta a definire meglio ciò di cui si sta parlando, come la tipologia delle donne che subiscono violenza e maltrattamenti. il 62% è italiana, il 31% ha meno di 35 anni, il 54% è coniugata o convivente, il 60% ha figli minorenni, il 43% non lavora. E’, cioè, senza indipendenza economica, ha un compagno, dei bambini, è giovane e italiana.

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Le statistiche. Chi è il maltrattante?

Nel 60% dei casi sitratta del marito o del convivente. Nel 17% è l’ex marito o convivente. Nell’86% dei casi il maltrattamento è psicologico, nel 72% è anche fisico. Nel 31% è un maltrattamento economico, e nel 19% dei casi si tratta di stalking. Vi sono anchealcune altre statistiche rese note dal dott. Roai, che indagano più a fondo il problema. il 46% degli uomini che maltrattano le donne non ha precedenti penali, è incensurato. il 53,7% non ha dipendendenze, nè alcool, nè droga, nè gioco. Le assoluzioni nei processi sono meno del 20% dei casi. Secondo les tatistiche diffuse, le situazioni si risolvono aiutando la donna a trovare la propria autonomia abitativa ed economica, o con l’allontanamento coatto del maltrattante

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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