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Cane abbandonato come un rifiuto a Robecco e bocconi avvelenati a Corbetta

Purtroppo quello dei cani abbandonati è un fenomeno che non conosce tregua e che indigna, dato che esistono strutture idonee ad ospitare trovatelli o animali che non possono essere più tenuti. Una di Queste è il G3A che opera nel Magentino, Abbiatense e nel territorio.

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Nonostante ciò, nella mattina di martedì 28 maggio 2019, un cagnolino di taglia media è stato abbandonato sul piazzale del mobilificio che da Magenta porta a Robecco sul Naviglio, per l’appunto in strada per Magenta. A vedere la scena è stato il marito di Sabrina Galli: «Si è accorto perché ha visto un’auto parcheggiata nel piazzale del mobilificio, scendere il cane, veder ripartire l’auto a tutto gas e il cane che rincorreva la vettura che se ne è andata via – spiega – per fortuna in quel momento stava prestando servizio la guardia giurata C.T. di Robecco e del cane se ne è preso cura lui. Noi purtroppo non possiamo tenere altri cani. Ne abbiamo già e più d’uno».

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Un cucciolo impaurito e spaesato

La bestiola, impaurita e spaesata è stata fortunata nella sfortuna, ad essere subito recuperata da persone di coscienza. Ora saranno i sanitari addetti a capire se ha microchip. Potrà essere data in adozione se nessuno la reclama da qui a una decina di giorni. Ha dunque evitato una fine ben peggiore come quella del randagismo o di finire sotto a qualche mezzo in corsa.
Abbiamo inoltre sentito Enrica del G3A: «Purtroppo l’abbandono dei cani è ancora diffuso – spiega – Dall’inizio dell’anno ne abbiamo ricevuti una quarantina su 32 Comuni seguiti. Quando vengono recuperati stanno per 10 giorni nel Servizio Sanitario dove vengono accolti, curati e accuditi. Se nessuno li reclama, dato che possono anche essere sperduti, vengono da noi che li teniamo a tempo indeterminato anche se cerchiamo sempre di darli in adozione per far sì che ritrovino l’affetto di una famiglia tutta per loro – aggiunge – I Comuni più caldi in tal senso sono Magenta, Abbiategrasso e Rho».

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la scala Rho b&b

Bocconi avvelenati contro i cani

Un’altra piaga è stata evidenziata dal G3A e cioè quella diffusa su tutto il territorio dei bocconi avvelenati lasciati in luoghi dove i cani passeggiano. Si tratta generalmente di polpettine con all’interno chiodi o ami da pesca che possono conficcarsi nella gola o negli organi interni dell’animale condannandolo a una morte lenta e dolorosa. L’ultimo episodio in via Gobetti a Corbetta, una traversa di via della vecchia Postale non lontano dalla piscina che si affaccia sulla ex statale 11. Sono stati avvistati lunedì 25 maggio 2019.

Nota della redazione
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Cristina Garavaglia

Giornalista

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