Storia e Cultura

L’Europa del Buonsenso di Matteo Salvini. Il programma

Milano – Nel 2016, la nascita del gruppo europarlamentare europeo ENF, ben dopo la metà del mandato europarlamentare, la Lega di Matteo Salvini presentava la nascita del gruppo parlamentare Europa delle Nazioni e della Libertà (ENF). Oggi si è compiuto il primo passo verso il progetto presentato in quel momento, con la presentazione di 3 nuovi membri e del programma elettorale comune per il gruppo di partiti già presenti in Europa.

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Tre nuovi partiti. Alternative für Deutschland, The Finns Party, Dansk Folkeparti

Alla conferenza stampa di Milano, Matteo Salvini ha presentato i tre nuovi membri che si sono aggiunti allo storico gruppo di parlamentari e di partiti che facevano parte dell’ENF. La Germania con Jörg Meuthen rappresentante per Alternative für Deutschland – EFDD, la Finlandia con Olli Kotro, che ha rappresenta The Finns Party – ECR e la Danimarca con Anders Vistisen con il Dansk Folkeparti – ECR. Non è cambiato lo slogan del 2016, la richiesta di un’Europa del buonsenso. Non sono cambiati neppure i punti chiave del programma comune: contrasto all’immigrazione clandestina, maggiore sicurezza per i cittadini, attenzione alle culture e identità nazionali di ogni paese e di ogni popolazione che lo compone.

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Matteo Salvini, segretario federale della Lega, portavoce dell’ENF

Sui giornali si sono lette molte polemiche sulla assenza di Marine Le Pen e degli altri componenti dell’Enf: Salvini ha quindi chiarito più volte di essere il portavoce del gruppo di europarlamentari costituito nel 2016 e di cui era vicepresidente fino alla sua accettazione della carica di deputato del parlamento italiano e di ministro dell’interno. Dal punto di vista istituzionale Salvini era infatti presente come segretario federale della Lega, a presentare il programma elettorale per le elezioni Europee e come portavoce dell’ENF, a presentare nuovi membri del gruppo di europarlamentari che si costituirà il giorno dopo le elezioni del 26 Maggio.

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Da ENF a ADF

I gruppi di europarlamentari duranno il tempo del mandato. L’ ENF finirà il suo compito il 26 maggio e dal 27 maggio si costruiranno le nuove alleanze fra i partiti europei. Matteo Salvini ha presentato la nuova alleanza che costituirà il nuovo gruppo europarlamentare dopo le elezioni. I numeri previsti solo tali che il gruppo riunitosi potrà eleggere qualche commissario europeo, anche se lo stesso Salvini ha detto che non è certamente un mago e nessuno può davvero oggi sapere cosa succederà. Il programma è abbastanza chiaro. I partiti si sono riuniti intorno a elementi comuni. La sicurezza e la lotta all’estremismo e al terrorismo islamico, la fine dell’immigrazione clandestina, la difesa della famiglia, la difesa dei confini europei, la ridiscussione dei trattati commerciali, la difesa del made in Europa rispetto al resto del mondo.

Cancellata l’entrata della Turchia in Europa

Per il momento l’entrata in Europa della Turchia è stata sospesa. La posizione del gruppo è di cancellare la possibilità dell’entrata. Le motivazioni sono molte. Si riassumono con al frase di Salvini: “Cosa c’entra la Turchia con l’ Europa?” . I punti per cui si mette in discussione l’entrata della Turchia in Europa non sono soltanto geografici, ma culturali ed economici. Manca riconoscimento dei diritti umani e il rischio di importare, attraverso la Turchia, modi di vivere e di pensare in fortissimo contrasto con il mondo europeo è alto. La critica alle politiche dell’Europa odierna sono anche di tipo commerciale “finanziano un paese che usa i soldi europei per far concorrenza alle nostre aziende”.

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Fine della politica delle sanzioni

La questione delle sanzioni alla Russia aleggiava, ma nessun giornalista presente, ed erano davvero tanti, ha fatto la domanda diretta. Si è parlato di sanzioni in generale. Non solo quelle verso la Russia, che implicano un discorso di politica estera europea probabilmente prematuro in clima elettorale, ma anche quelle nei confronti della Polonia e di altre nazioni interne all’Europa. Salvini ha detto che lui personalmente non crede nel sistema delle sanzioni usato per risolvere i problemi. Preferisce il dialogo. Ha detto che il sistema sanzioni finora non ha prodotto nessun effetto o miglioramento.

Il video

Per avere una corretta informazione su quanto detto nelal conferenza stampa come è ormai uso da parte di Matteo Salvini, è stata trasmessa una diretta video su Facebook, poi registrata, che permette a tutti di ascoltare le parole del Leader del carroccio e degli altri 3 leader europei senza intermediazioni.
https://www.facebook.com/salviniofficial/videos/435216940606713/

Il programma elettorale

L’Europa ha senso se riconosce le identità

Questa frase è una parte del programma della nuova Alleanza fra i partiti. Li chiamano sovranisti o populisti, ma lo scopo è riportare il progetto europeo a quello originario, che intendeva unire i popoli europei sulla base del rispetto e della valorizzazione delle diverse culture, etnie lingue e storie. “A questo tavolo non ci sono nostalgici o estremisti. I veri estremisti sono oggi a Bruxelles” ha detto Salvini rivolgendosi a chi accusa il gruppo europarlamentare di essere troppo a destra o composto da neofascisti o di nostalgici del fascismo e del nazionalsocialismo.

Detto fra noi, le accuse fatte ai populisti hanno l’effetto di richiamare alla mente, al posto della realtà storica, i film di propaganda americani. Per intenderci, quei film di avventura con i cattivi tutti da una parte e i buoni tutti dall’altra, come Cow boy e indiani o marines e giapponesi. Una rappresentazione della realtà completamente falsa.

Le imposizioni commerciali, anche di integrazione, e le sanzioni di chi ha governato l’Unione Europea hanno caratteristiche di dirigismo e di imposizione maggiori di quelle che ci furono nel passato. Soprattutto non rispondono ai principi che hanno ispirato il progetto europeo.

Lotta al terrorismo islamico

La lotta al terrorismo islamico è un altro punto cardine del programma elettorale. In Italia, fino a questo momento, grazie alla bravura delle forze dell’ordine e alla protezione divina, non si sono ancora verificati attentati rovinosi. Nel resto dei paesi d’Europa, i danni e le perdite di vite umane sono state molte. E’ un male da estirpare. Riguarda tutto il terrorismo, ma è inutile negare che quello che crea davvero problemi oggi in Europa è il terrorismo di matrice religiosa islamica.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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