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Smontata con un elicottero la gru della torre delle Assicurazioni Generali

Sabato, ore 7 del mattino, Milano è ancora addormentata, il cielo è di quel genere di colore che ti fa passare la voglia di uscire in un giorno qualsiasi, figuriamoci se è un giorno festivo. Eppure, in una giornata come questa c’è chi lavora, e anche sodo. Una volta terminata la gigantesca insegna sul grattacielo di CityLIfe detto anche lo storto, di proprietà delle Assicurazioni Generali, si doveva infatti smontare la grossa gru montata in cima alla torre, che era stata montata tramite un elicottero proprio per poter realizzare tale insegna. Per questa operazione, sono dovuti intervenire una squadra di operai altamente qualificati e un elicottero, con relativo equipaggio.

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Tutto perfetto

Le operazioni di smontaggio si sono svolte ad una velocità incredibile, in poco più di un’ora tutte le sezioni della gru erano state rimosse e portate a terra. Tra la rimozione di un elemento e l’altro sono passati pochi minuti, quanto serviva per agganciare in sicurezza i cavi che dall’elicottero, un Kamov KA 32 A12 HB-XKE, della Heliswisse, uno dei pochi mezzi aerei capaci di trasportare fino a 5000 kg. Dapprima sono stati rimossi e trasportati a terra i contrappesi posizionati sul braccio posteriore della gru, poi i due bracci e infine il traliccio centrale, formato in due tronconi.

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Un’insegna che ha generato qualche critica

L’insegna che campeggia sulla torre delle Assicurazioni Generali, torre progettata dalla recentemente scomparsa Zaha Hadid, ha generato polemiche in quanto, secondo molti, è in netto contrasto con lo stile e l’eleganza del grattacielo. La scelta di utilizzare uno sfondo rosso sgargiante, visibile persino dai monti del comasco, ha fatto storcere il naso a molti, ma la scelta ha avuto un successo rilevante, sia dal punto di vista mediatico, sia dal punto di vista della visibilità, a dimostrazione che non sempre ciò che è elegante è anche funzionale.

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Elicotteri al posto delle gru

Quando si costruisce in altezza, spesso è necessario trovare mezzi differenti per poter risolvere problemi che con le normali costruzioni non si presentano. È stato il caso dello spire, ovvero “la punta” della torre Unicredit, montato con un elicottero Super Puma sempre proveniente dalla svizzera, e per l’antenna della torre Hisozaki, il grattacielo di 50 piani sempre del complesso Tre torri.

manca solo una torre

Ora che anche lo storto è completo di insegna, all’appello manca solo il curvo, l’ultima delle tre torri ancora in fase di realizzazione. La Torre Libeskind, che sarà occupata una volta finita, della PWC, una società internazionale che si occupa di servizi legati alle aziende.

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Nota della redazione
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Gianluca Preti

Videomaker, grafico, fotografo, appassionato di Milano.

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