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Il 23 aprile un consiglio comunale speciale. Gli ultimi “lavori” di Venegoni

consiglio comunale ossonaOssona – Siamo al secondo step dei riti pre – elettorali di Ossona. Quello delle polpette avvelenate. In genere questo è il momento in cui Incontro, i suoi consiglieri e i suoi assessori, che non hanno detto una parola ma hanno lavorato a maglia durante gli ultimi 5 anni, preparano le trappole amministrative, da applicarsi nel caso in cui vinca il Sergio ( ormai si chiama così: Sergio Sindaco). In genere, però,  vincono loro e il primo consiglio comunale post elettorale si trasforma in un caos amministrativo. Domani alle 18, il consiglio comunale.
Nelle scorse settimane Venegoni ha dichiarato che rinuncerà a ricandidarsi se riesce a finire i lavori pubblici che aveva nel programma entro la fine dell’anno. Tutti hanno pensato all’area mercato. Invece no. il prossimo consiglio comunale, quello della polpetta avvelenata, riguarderà due progetti di privati. Il piano particolareggiato di piazza Litta, che è in scadenza, e il piano di lottizzazione dell’area dell’ex inceneritore.

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Cosa sappiamo dei due Piani? Piazza Litta

Domani alle 18 sapremo cosa vuole esattamente Venegoni per non ricandidarsi. Vi avevo detto che si sarebbero compattati dopo la candidatura del Sergio? Eccoli qua. Se due settimane fa la candidatura di Venegoni come Sindaco era improbabile, al punto da spingere qualche loro componente a fare delle mezze proposte persino a me, non appena Sergio Garavaglia si è candidato, in consiglio comunale è arrivato il piano particolareggiato di Piazza Litta. I litigiosi in Incontro hanno immediatamente trovato l’accordo. Stiamo parlando di quel rusticume cadente, pieno di calcinacci, che si trova al confine sinistro della Villa comunale, dietro al torre civica.
A chi mi dirà “Ma se lo tirano via siamo tutti contenti. Lasciali fare” rispondo che quando si tratta di Ossona non è mica tutto così semplice. Certo, sarei contenta anche io se il Granè fosse ristrutturato, la sala delle colonne, che doveva diventare una biblioteca tutta a vetrate, fosse costruita e che dietro al torre lo spazio si aprisse fino a formare una pista ciclabile e una piccola piazzetta.

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la scala Rho b&b

Però non sarà così. Lì, dietro la Torre dell’acquedotto, nel piano particolareggiato è scritto che dovrebbe sorgere una palazzina di tre piani. Il marciapiede dovrebbe restringersi a meno di 50 centimetri sulla via 11 febbraio. Una volumetria improbabile, perchè per gli appartamenti nuovi non c’è mercato (nella ex Zucchi hanno costruito una sola sulle 5 palazzine del progetto). Per avere un piano economico abbastanza congruo da permettere un investimento con pochi rischi e con la possibilità di creare la biblioteca e sistemare il Granaio, come opere di urbanizzazione,  la palazzina dietro al torre dovrebbe essere grande come il palazzo di fronte. Semplicemente non ci sta negli spazi. Lo si dice dal 2008. Quell’area apparteneva al defunto Geometra Cattaneo. Ora suppongo sia dei suoi eredi.  Domani sapremo che cosa ha ottenuto Venegoni in cambio della sua candidatura ( o in cambio della rinuncia a candidarsi. Non si sa ancora.) Domani Incontro, infatti, cambierà lòa convenzione del piano particolareggiato di piazza Litta. Vedremo come.

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La strada e la piazza Litta

Per inciso, Venegoni ha dichiarato che a maggio 2018 prenderanno il via i lavori di rifacimento di piazza Litta con l’eliminazione del porfido e l’asfaltatura. Saranno, se ci saranno, dei lavori da seguire con molta attenzione, visti i precedenti. Mi attendo che tutti i cittadini di Ossona, dal primo maggio, li monitorino con attenzione, sotto tutti gli aspetti e che mi spediscano foto e video.

Il piano di lottizzazione industriale dell’ex inceneritore

Là, nella frazione di Asmonte, al confine con Inveruno, dove decenni fa c’era lo scheletro di un inceneritore mai finito, c’è un piano di lottizzazione industriale. Anche in questo caso la storia è decennale. C’era stata una proposta di lottizzazione mai realizzata da parte di una azienda che voleva costruire dei capannoni, ma non ci è mai riuscita. Uno dei problemi più gravi che aveva dovuto affrontare era il livello della fognatura. In quel punto i tubi si trovavano molto in alto,  e per scaricare i liquami ( anche quelli dei gabinetti degli operai), sarebbe stato necessario un sistema di pompe così costoso che ha scoraggiato l’imprenditore. Nessuno ha mai costruito in quel punto. Al consiglio comunale di domani è portata la modifica della convenzione, cioè degli oneri di urbanizzazione, per la costruzione di qualcosa in quel punto.  Come si può scrivere ancora se non  ” Vedaremm sa fen”?

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Ilaria Maria Preti

Metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica. Ora scrivo su alcune testate, coordino portali di informazione, sono una giornalista, e una Web and Seo Editor Specialist

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