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Rapina in bianco e nero in via Forze Armate

La rapina alla tabaccheria di via Forze Armate 201 sabato mattina, in cui è stato ferito il marito della titolare, è stata molto particolare. Il rapinatore ha dato prova di avere molta esperienza nel campo. Ai carabinieri, che stanno indagando sull’accaduto, non è infatti sfuggito il modo con cui ha colpito la vittima, il fatto che sapesse dove mettere le mani nella cassa e l’ accortezza di essersi cambiato d’abito dopo la fuga, appena svoltato l’angolo. Dall’abito nero ad un abito bianco.

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I fatti e la descrizione del rapinatore

Era mattina, abbastanza presto, quando un uomo completamente vestito di nero è entrato nella tabaccheria e ha puntato una pistola verso gli avventori e i tabaccai, la sorella della titolare e il marito. Un primo fuggi fuggi dei clienti, di cui il rapinatore si è curato poco. Il tabaccaio ha aggredito il rapinatore tentando di bloccarlo. Il malvivente ha però reagito subito e gli ha dato un colpo in testa con il calcio della pistola, ferendolo. Poi si è diretto alla cassa e ha estratto dal cassetto 700 euro. Quindi è fuggito prima dell’arrivo dei soccorritori e dei carabinieri.

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Il tabaccaio è stato medicato e portato in ospedale San Carlo in codice verde. E’ stato molto fortunato a non aver riportato dei gravi danni dal colpo. I carabinieri hanno, invece, iniziato le indagini con l’analisi dei filmati delle telecamere in zona, e hanno trovato la ripresa della fuga. Inuna delle telecamere ha ripreso l’uomo che, non appena ha girato l’angolo della via, si è spogliato e ha tolto gli abiti neri, sotto i quali era vestito completamente di bianco. Gli abiti sono stati trovati abbandonati li vicino.

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Troppa esperienza

Se è vero che non ci si improvvisa rapinatori è anche vero che chi ha troppa esperienza è perchè lo ha già fatto altre volte. E magari è anche già stato in prigione.  Questo significa che il cambio di abito, da bianco a nero, ha sicuramente impedito che la descrizione fatta dalle vittime fosse precisa, al momento, ma  ha anche fornito molti elementi di riconoscimento agli investigatori.

Gli abiti neri abbandonati saranno analizzati dai reparti del Racis e il profilo genetico che troveranno restituirà quasi sicuramente un nome: oppure corrisponderà a un profilo genetico raccolto durante qualche altra rapina, come è già successo.  Non è difficile scommettere che la troppa esperienza in fatto di rapine trasformerà lo stile del rapinatore. Da bianco e nero al pigiama a righe.

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Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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