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Picchiano clochard con la sua stampella. E’ la baby gang di “Gomorra”

Milano Stazione Centrale. Un anziano clochard è stato picchiato da due ragazzi che hanno usato la sua stessa stampella. E’ stato difeso da tre giovani di Dueville, che sono a loro volta stati picchiati. Le indagini identificano gli aggressori. Sono quelli della baby gang di Gomorra, già liberi.

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Hinn semper istess

Hinn semper istess. Sono sempre gli stessi. Quelli che stanno per fare qualcosa di cattivo sembrano avercelo scritto in faccia, o sulla testa. E spesso sono loro stessi che se lo scrivono da soli, come nella brutta storia successa questa notte nei pressi della stazione Centrale.

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Un cloachard picchiato con la sua stampella, difeso da tre ragazzi di Dueville (Vicenza) picchiati a loro volta con la stampella e un ombrello, e un’ altra rapina con botte la cui denuncia è arrivata quanto i 3 aggressori erano già stati arrestati. Due degli aggressori erano recidivi. Già arrestati l’anno scorso per una  serie di rapine sui treni della suburbana, di cui terrorizzavano i passeggeri, imitando i protagonisti di Gomorra. Come mai erano già liberi?

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Tutto inizia a mezzanotte

A mezzanotte e mezza una prima rissa fra una trentina di extracomunitari ubriachi è segnalata dai militari che controllano i pressi della stazione Centrale. Alla vista dei lampeggianti delle numerose volanti del nucleo radio Mobile dei carabinieri di Milano arrivate sul posto, il gruppo si disperde velocemente.

Le tante pattuglie dei carabinieri intervenute effettuano qualche giro di controllo nella zona, prendendo mentalmente nota delle persone dagli atteggiamenti strani, di alcune facce strane o conosciute, o che sembrano avere scritto in faccia c”ho brutte intenzioni”. Il sesto senso di chi passa le notti sulla strada sbaglia raramente e, infatti, prima ancora del rientro delle pattuglie, intorno alla 1, 40 di notte, è arrivata al 112 la chiamata di tre 24enni di Dueville, Vicenza, che denunciavano un’aggressione.

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3 uomini picchiavano un clochard con la sua stessa stampella

I tre ragazzi di Vicenza stavano tornando dal concerto quando, in via 4 novembre, hanno notato 3 giovani che prendevano a calci e pugni un clochard accoccolato sul pavimento. Uno dei tre, un ragazzone moro con i capelli ossigenati, picchiava il clochard, un cittadino rumeno di 59 anni descritto come una persona tranquilla, con la stampella che gli aveva sottratto.

Gli altri lo colpivano a calci e pugni. I tre giovani vicentini sono intervenuti cercando di difendere il poveretto, ma l’ossigenato e i suoi due compari hanno aggredito e picchiato anche loro. Uno dei tre ragazzi di Dueville ha ricevuto un forte colpo di stampella al polso mentre cercava da ripararsi dalle botte dell’invasato. Gli altri due hanno colpito a pugni e con un ombrello trovato sul posto.

I tre, prima di allontanarsi, hanno tentato di farsi consegnare gli smartphone. Le pattuglie dei carabinieri erano già in zona e alla chiamata sono arrivate velocemente. Poco dopo, i soccorritori delle ambulanze hanno potuto medicare il clochard e i tre malcapitati.  Il senzatetto non ha voluto andare in ospedale nè sporgere denuncia, nonostante le tante botte prese. I ragazzi vicentini sono invece stati medicati e portati all’ospedale Gaetano Pini. Al giovane colpito con la stampella hanno prescritto 25 giorni di prognosi.

Una seconda rapina

La descrizione dell’ossigenato e dei suoi due compagni corrispondeva a tre persone già notate dai carabinieri durante i controlli effettuati a inizio serata, durante la prima rissa. Prima ancora che i soccorsi dei coraggiosi vicentini fossero compiuti, Ossigenato e compagni sono stati rintracciati da alcune gazzelle e arrestati. Uno di loro aveva ancora l’ombrello usato per picchiare le vittime, mentre avevano gettato via la stampella rubata al clochard.
Una seconda chiamata al 112 per una rapina è arrivata mentre si stavano ancora compiendo le operazioni d’arresto.

Un gruppo di 4 giovani ventenni di Livorno, anche loro di ritorno dal concerto, avevano chiesto soccorso per essere stati rapinati e picchiati da un gruppo di 3 giovani fra cui ce n’era uno che aveva i capelli ossigenati. I 4, fra loro anche una ragazza, sono stati soccorsi e portati in ospedale.

Identificati ossigenato e compari, la sorpresa

Con l’identificazione è arrivata la sorpresa. Due dei 3 aggressori, due ventenni e un diciottenne italiani e residenti a Cesate, a Garbagnate Milanese e a Rovello Porro, erano già conosciuti dalla giustizia ed erano già stati protagonisti di fatti di cronaca nera.

I due ventenni erano quella coppia di Baby ( per modo di dire) rapinatori che per mesi avevano terrorizzato i passeggeri dei treni delle suburbane nel 2016. Picchiavano e rapinavano coetanei minorenni, imitando i comportamenti dei protagonisti della serie televisiva Gomorra.

In quella occasione erano stati riconosciuti dalle loro vittime in un selfie, postato su Facebook, con le vele di Scampia alle spalle, come sfondo della foto. Dopo l’arresto, ossigenato e compagni sono stati portati a San Vittore e rinchiusi in celle separate, in attesa del processo.

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.

Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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