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Novità sui profughi a Ossona

Ossona – Un articolo di Cronaca Ossona ha svelato ciò che il sindaco Venegoni e il vicesindaco Oldani cercavano di tenere segreto, cioè il loro assenso all’accoglienza di 12 profughi. Oltre alla conoscenza del progetto di installare a Ossona un mega centro di accoglienza all’interno degli spazi della ex Elios (o da qualche altra parte). Abbiamo alcune novità. Il  cons. Sergio Garavaglia e il gruppo di Siamo Ossona hanno indetto un consiglio comunale dalle opposizioni. Durante la seduta sarà data risposta alle interrogazioni per sapere dall’amministrazione comunale la verità sulla vicenda. O meglio, per avere perlomeno una posizione pubblica ufficiale a cui poi sindaco e assessori dovranno attenersi. Si corre però il rischio che poi la neghino e la facciano sparire dai verbali.

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L’ordine del giorno del consiglio comunale

forze ordine sergio garavagliaIl nuovo consiglio comunale dovrà svolgersi entro 20 giorni dalla richiesta. All’ordine del giorno proposto da Sergio Garavaglia ci sono una mozione a sostegno e valorizzazione delle forze dell’ordine e alcune interrogazioni. Una di questa ultime riguarda i verbali di un consiglio comunale da cui è sparita la parte in cui il sindaco asserisce di aver chiesto più volte al vicecomandante della Polizia locale Pianura di cambiare paese. La frase del sindaco aveva infatti convinto il cons. Garavaglia a modificare il suo voto in consiglio. Difficile sbagliarsi, quindi. Ecco l’articolo in cui ne avevamo parlato. (Rinnovata la convenzione della polizia locale). Vi è, poi, un’ interrogazione con la richiesta di avere una posizione chiara da parte dell’amministrazione comunale sulla vicenda dei clandestini a Ossona. Infine una sulla mancanza dell’ordinanza di sgombero dell’accampamento nel bosco della Corona. (Un bivacco pericoloso nel bosco della corona)

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la scala Rho b&b

La mozione: plauso all’abnegazione delle forze dell’ordine

L’occasione citata è l’intervento della forze dell’ordine durante la guerriglia urbana a Napoli, nel quartiere Fuorigrotta, durante  la visita di Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nordlo scorso 11 marzo L’episodio è noto alla cronaca. “Un abbraccio ai poliziotti e ai carabinieri contusi e ancora in ospedale”. Il testo della mozione, richiamandosi alla difesa del diritto costituzionale alla libertà di espressione, chiede che il consiglio comunale e l’amministrazione di Ossona esprimano plauso ai vertici delle forze dell’ordine. Quindi che organizzino iniziative che ne valorizzino il valore, l’esempio, il senso del dovere e l’abnegazione al servizio.

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Interrogazione sui richiedenti asilo (o clandestini)

Una precisazione. Dopo l’articolo che ho scritto sull’arrivo dei clandestini a Ossona, L’intera Ossona sarà la nuova vincenziana. 12 clandestini in piazza 4 novembre e 500 alla Elios, abbiamo visto il sindaco Marino Venegoni e il vicesindaco Giovanni Oldani (e non solo loro due) sperticarsi in qualunque luogo del paese per sostenere che io scrivo bugie. Però, se avessi scritto una sola bugia, in questi anni, con la guerra che hanno fatto a cronaca Ossona, il blog avrebbe chiuso da un pezzo.

Se continua ad esistere ed a essere letto è proprio perchè, qui, le bugie non hanno spazio. In ogni caso, le dichiarazioni che sindaco, vicesindaco e altri hanno rilasciato ai giornali cartacei si contraddicono diverse volte fra loro.  In un caso, negano di aver dato l’assenso all’accoglienza dei clandestini. Un assenso che ci è stato confermato da diverse fonti. Avvenuto a una assemblea di sindaci e assessori di vari comuni del magentino.

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La sede di via 4 novembre

L’amministrazione di Ossona ha infatti dato l’assenso per l’accoglienza da 6 a 12 clandestini. L’idea, si sa da mesi, è quella di sistemarli nei locali dell’ex comune di via 4 novembre. Lì c’è la sede dell’associazione Orsetti Padani, avuta dal Comune nel 2011 con una delibera di giunta. Gli Orsetti Padani sono un’associazione riconosciuta e operante in paese dal 2004. Siccome va bene la buona fede e la bontà, ma il proverbio dice che “si fida bene chi non si fida” alle prime avvisaglie dell’arrivo di clandestini, l’anno scorso, ho chiesto di riavere le chiavi della sede. Il Comune ha dovuto ridarmele. Così, sarò la prima a sapere dell’arrivo dei “richiedenti asilo”. Dovranno, infatti, richiedermi le chiavi o cambiare la serratura se vogliono darla a qualche cooperativa, tipo la Intrecci di Rho.

Un primo tentativo lo hanno già fatto qualche mese fa. Ho ancora la raccomandata che mi hanno inviato. Tentativo non riuscito, perchè speravano che gli orsetti padani non avessero la documentazione necessaria ad essere una associazione riconosciuta, che invece hanno. Aspettiamo la seconda mossa. Per il momento, l’associazione Orsetti padani ha spostato la sua attività a Ossona nel campo del supporto all’educazione civica per le famiglie, appoggiando le attività di Ossona Sicura, e dando quindi un servizio attivo al paese e alla sua popolazione.

Cosa dicono assessori e consiglieri di maggioranza in paese

In un altro caso un assessore della giunta ha spiegato l’assenso al progetto di accoglienza diffusa della prefettura di Milano. Il concetto è: “Accettandone da 6 a 12, cerchiamo di evitare che ce ne mandino qua centinaia”.  Questa, fra l’altro è la giustificazione presa dalle amministrazioni governate dalla sinistra nel magentino. Quelle poche, cioè, che hanno accettato il piano di accoglienza diffusa. Hanno, cioè, mandato una lettera al prefetto accettando il ricatto proposto che si può riassumere in un: “Se collabori te ne mandiamo pochi, ma naturalmente non abbiamo controllo sulle cooperative private.” Cioè, oltre ai clandestini che arriveranno tramite i bandi della prefettura, ne arriveranno altri ospitati dai comuni. In un terzo caso, poi, all’incalzare delle domande dei giornalisti, sono arrivati a dire una mezza verità. Cioè che esiste solo un foglio di assenso generale.

Le barricate della Lega Nord di Ossona

Pare che l’amministrazione di Ossona possa essere sulla via di ritirare il suo appoggio al progetto sprar.  Infatti, sui giornali è apparso anche un articolo che parlava di barricate da parte dell’assessore alla sicurezza Porrati. Intende opporsi in tutti i modi all’accoglienza dei clandestini. Una posizione scomoda, la sua, dato che la Lega Nord ha un solo voto in maggioranza. Desumiamo che il sindaco possa aver ritirato il suo assenso all’accoglienza e al progetto del prefetto Lamorgese dal fatto che l’assessore Porrati non ha ancora dato le dimissioni. E’ ben difficile, infatti, far barricate stando all’interno della giunta. Invece, nel caso in cui la Lega Nord di Ossona fosse all’opposizione, potrebbe ad esempio, nel caso di arrivo di “richiedenti asilo”, incatenarsi alla porta della sede degli Orsetti padani. La risposta all’interrogazione di Sergio Garavaglia chiarirà, speriamo, le intenzioni del sindaco e dell’ amministrazione comunale.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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