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Milano, funzionari comunali arrestati. Pianificavano le tangenti a tavolino

Nella mattina del 4 aprile la polizia tributaria della Guardia di Finanza ha arrestato due funzionari comunali e un dirigente del comune di Milano, per corruzione. Da quanto scritto dal gip, Maria Alfonsa Ferraro, negli ordini di custodia cautelare le tangenti costituivano un sistema continuativo. Nell’ordinanza si legge infatti che ci sono ” endemiche corruttele che continuano a governare l’assegnazione degli appalti all’interno del Comune”.

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L’accusa per il funzionario comunale Massimiliano Ascione, e per i due dirigenti, Armando Lotumolo e Stanislao Virgilio Innocenti, è quella di aver pilotato alcune gare d’appalto. Nell’ordinanza vi è scritto anche che “il bando sulla sicurezza delle scuole è stato oggetto di una vera e propria pianificazione a tavolino tra imprenditori interessati e dirigenti comunali”.

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4 mele marce. Il cestino della frutta è a rischio?

Gl arresti sono avvenuti in relazione allo scandalo dei “lingotti d’oro”, del 2015. I fatti risalgono al periodo dal 2011 al 2013. Nell’autunno del 2015, l’allora sindaco di Milano Giuliano Pisapia aveva commentato i primi arresti di funzionari comunali. Li aveva definiti “4 mele marce”. Il sindaco Beppe Sala  ha precisato che tutti gli indagati di quello scandalo erano già stati trasferiti in uffici da cui non potevano manomettere appalti comunali.

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Oggi il Comune ha sospeso cautelativamente gli arrestati, che attualmente sono in cella, dal ruolo di impiegati e dagli incarichi dirigenziali. L’amministrazione comunale ha spiegato che, attraverso questo provvedimento, dà attuazione alle regole di legge. Le sospensioni, con effetto immediato, dureranno per il periodo di detenzione. C’è anche la possibilità di estenderle fino alla fine de processi.

La Corte dei Conti apre un fascicolo

Anche la Corte dei Conti ha aperto un fascicolo di indagine sulla vicendea del’indagine sui funzionari comunali. Vuol stabilire se c’è stato un danno erariale. Cioè se durante queste vicende si è perso denaro pubblico e in che misura. Uno degli arrestati è accusato di aver accettato una tangente da 100mila euro e un orologio da 11mila. Un altro avrebbe garantito l’aggiudicazione di un lotto di un bando ad una azienda. Uno dei soci di questa azienda aveva fornito gratuitamente degli operai alla figlia dello stesso funzionario.

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La donna le ha utilizzate per la ristrutturazione di un suo negozio. Il bando in questione era di importanza vitale perchè era relativo all’ottenimento del certificato di idoneità statica degli edifici scolastici di proprietà comunale, cioè prevalentemente le scuole medie e quelle elementari.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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