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Sindaco Venegoni. 2 diffide e 180mila euro di multe

Ossona – AL sindaco Marino Venegoni sono state consegnate in Comune 2 diffide con l’obbligo ad adempiere agli atti pubblici. L’oggetto è il mancato consiglio comunale, andato deserto ma non riconvocato entro i termini. In discussione, oltre alla sicurezza, anche la vicenda dei 180mila euro di multe.

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marino venegoni sindaco di ossonaMomenti di tensione a Ossona. L’ultimo consiglio comunale è “andato deserto”. Cioè più di due terzi dei consiglieri comunali non si sono presentati alla seduta. Il sindaco Venegoni aveva convocato il consiglio alle 9 del mattino del 23 dicembre 2016. Un venerdì lavorativo prima di Natale. Si era pensato che la convocazione fosse studiata dalla maggioranza appositamente per non dover discutere  le due mozioni presentate dall’apposizione di Sergio Garavaglia, Siamo Ossona. Però il consiglio comunale non ha avuto luogo nemmeno per la seconda convocazione, effettuata un’ora dopo il primo appello, e nemmeno dopo. Consiglio, e consiglieri, sono praticamente dei desaparesidos. Non si trovano più, nemmeno in paese.

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Tira brutta aria per il sindaco

Il brutto segnale per il sindaco Marino Venegoni è arrivato nelle settimane seguenti. Non è riuscito a radunare i suoi consiglieri neppure dopo il 29 dicembre 2016. Quello era l’ultimo giorno entro il quale aveva l’obbligo di convocare, come da regolamento comunale, il consiglio. Aspetta un giorno, aspetta l’altro, ma della convocazione del consiglio comunale nessuna traccia. Così Sergio Garavaglia, del gruppo Siamo Ossona, ha consegnato al protocollo del Comune due lettere di diffida. Una a distanza di pochi giorni dall’altra. Nelle lettere di diffida si fa presente al sindaco che la mancata convocazione del consiglio comunale entro i termini di legge è omissione di atti d’ufficio. La prossima mossa potrebbe essere l’intervento del prefetto.

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Solo 3 agenti per 10mila persone

Nell’ordine del giorno presentato dall’opposizione ci son due mozioni di cui abbiamo già parlato. La prima riguarda il riconoscimento del Comitato Ossona Sicura, composto da una cinquantina di cittadini volontari e disponibili a farsi carico della gestione della sicurezza del paese, perlomeno della parte che riguarda la sorveglianza e il contrasto ai tanti furti, in collaborazione con le forze dell’ordine. Con il 31 dicembre 2016 ha effetto il trasferimento del Comandante Perri a Cisliano.

La già debole convenzione con Casorezzo, si indebolisce quindi ancora di più. Infatti, è necessario che la nomina del nuovo comandante sia approvata dai due consigli comunali, Casorezzo e Ossona. La convenzione, d’altra parte, è stata rinnovata solo per tre mesi. Nel frattempo i 10mila abitanti dei due paesi restano con un vigile in meno e senza comandante. Casorezzo non è molto convinta, si sa, di continuare con una convenzione sulla polizia locale. Non è obbligata e la formula non offre vantaggi per i suoi cittadini.

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180mila euro di multe

L’ultimo bilancio di previsione approvato per il 2016, ad anno già molto inoltrato, aveva all’attivo l’entrata prevista di 180mila euro di multe per infrazioni stradali. Il dato è stato scritto anche nell’ultimo volantino distribuito in paese dall’amministrazione comunale. Questa cifra permetteva di tenere in piedi il bilancio di previsione. Ogni ossonese, patentato o meno, neonati e centenari compresi, doveva fare almeno un’ infrazione al Codice della Strada nel 2016 e prendere almeno una multa da 45 euro. Però gli ossonesi son stati troppo bravi e i neonati non sono passati con il rosso dal photored di viale Europa. Così a fine anno sono stati incassati, a grandi linee, solo 40mila euro. A novembre risultavano altri 10mila euro circa accertati ma non incassati.

Speriamo che nelle ultime settimane di dicembre tutti i “cattivi” della zona abbiano deciso di passare con il semaforo rosso in viale Europa e in via Bixio, e che poi a Natale si siano redenti. Così potrebbero aver pagato le multe per i 120mila euro mancanti. Altrimenti per il bilancio sono cavoli amari. Il sindaco dovrà confessare che il fondo per i “crediti difficilmente esigibili” crescerà ancora. Dovrà anche dire che alcuni non sono neppure crediti difficilmente esigibili, dal momento che non sono state elevate le multe. Sarà per questo che nessuno vuol più partecipare ai consigli comunali? Forse temono di dover metter loro i soldi spesi ma non incassati.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica. Ora scrivo su alcune testate, coordino portali di informazione, sono una giornalista, e una Web and Seo Editor Specialist

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