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Salviamo il paesaggio sulla Discarica di Casorezzo

Casorezzo – Discarica. Riceviamo, e pubblichiamo, da parte della dott. ssa Giuliana Cislaghi, il comunicato stampa del comitato locale di Casorezzo dell’associazione Salviamo il paesaggio. Il comunicato riassume la visione dell’associazione sulla vicenda dell’Ateg11, la discarica che la ditta Solter vorrebbe installare  fra Casorezzo e Busto Garolfo.

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Salviamo il paesaggio. Comitato Locale Casorezzo. Comunicato stampa del 21 agosto 2016

salviamo il paesaggioPer le cave/discariche di Busto Garolfo/Casorezzo , nelle calde, placide settimane agostane, tempo di giusto relax dalla trafficata vita quotidiana, il comitato Salviamo il Paesaggio Casorezzo, insieme a molti comitati e associazioni locali, ha lanciato il “..nessun dorma” di pucciniana memoria alle Istituzioni. Negli ultimi tre mesi il procedimento per autorizzare una nuova discarica da mezzo milione di metri cubi di rifiuti speciali e lo scavo di circa 2 milioni di metri cubi di terra nell’ATEg11 ha subito una accelerazione significativa e nuovi atti sono sbucati come conigli dal cappello di Città Metropolitana di Milano.

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Riassumendo :

9 maggio : approvazione della Valutazione di Incidenza (VdI, VINCA) all’interno della procedura di VIA , grazie al parere positivo espresso dal WWF, gestore dell’oasi Bosco di Vanzago , chiamato da Città metropolitana ad esprimere un parere obbligatorio in quanto il progetto ricade in modo pressoché totale all’interno di un corridoio primario della RER, di connessione tra il SIC Bosco di Vanzago e il Parco del Ticino, entrambi a circa 5 km di distanza, interferendo completamente con il corridoio nel senso della larghezza. Di fatto questo atto fondamentale nella procedura spalanca la porta alla autorizzazione definitiva perché considera ‘mitigabili’ tutti i gravi e importanti impatti sull’ambiente del progetto.
23 maggio : il Sindaco di Casorezzo Oldani invia una missiva in cui rifiuta la collaborazione dei cittadini che avevano chiesto un tavolo di lavoro congiunto con le istituzioni. Presumibilmente tale posizione è stata condivisa dall’assemblea dei sindaci dell’Altomilanese visto che nessun altro ha aderito alla proposta.

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La proroga della Via

27 maggio: Città Metropolitana proroga di 45 giorni il pronunciamento per la VIA asserendo che un ‘gruppo di lavoro’ con la collaborazione della DG Ambiente di Regione Lombardia avrebbe dovuto rivalutare alcuni aspetti problematici del progetto quali la discarica attiva, le mitigazioni e la viabilità.
21 luglio : Salviamo il Paesaggio Casorezzo, in collaborazione con altri comitati e associazioni, è nuovamente in audizione in Commissione VI di Regione Lombardia. Raccogliamo solo silenzi imbarazzati e l’invito a rivolgerci alla Magistratura. Ovviamente non avevamo bisogno di questo invito perché con le Procure noi (solo noi) abbiamo un rapporto diretto da mesi. Ai Commissari abbiamo detto che le ‘passerelle’ di partito le capivamo, ma non ci interessavano. Volevamo invece che la regione controllasse nella sostanza, anche Costituzionale, l’operato di Enti e funzionari a cui avevano delegato funzioni, quali le autorizzazioni per gli impianti di smaltimento rifiuti.

Città metropolitana ha scelto a priori

22 luglio : Città Metropolitana approva favorevolmente la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). Leggendo il testo del decreto salta agli occhi un’unica considerazione: la scelta è stata fatta a priori. Avevamo ragione nel dire che qualsiasi considerazione tecnica sarebbe stata inutile e l’unica via da seguire sarebbe stata la netta contrarietà politica. Politica evidentemente inesistente nonostante i successivi roboanti comunicati, da parte dei sindaci dei due Comuni e delle aree omogenee dell’Altomilanese e del Magentino-Abbiatense, contrari
all’autorizzazione.

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La vicenda dell’illecità gestione del percolato

26 luglio : Città Metropolitana approva una “Variante non sostanziale” alla discarica di rifiuti speciali attiva nell’ATEg11. Questo provvedimento autorizzativo, il cui iter fu avviato nel luglio 2015 all’insaputa del territorio e correlato alla Diffida che Città Metropolitana di Milano fu costretta ad emettere nell’aprile 2015 a causa dell’illecita gestione del percolato contenuto in discarica da parte della ditta Solter srl, permette la creazione di un pozzo per la raccolta del percolato con un pescaggio nettamente inferiore alla profondità della discarica (tecnicamente una asinata incredibile) e ‘sana’ le 2.765 tonnellate di rifiuti conferiti abusivamente per formare il setto del 5^ lotto aumentando la volumetria autorizzata per la discarica di 2725 metri cubi. Alla faccia della non sostanzialità della variante!

Risposta all’ interrogazione del Movimento 5 stelle

Ma agli inizi di agosto un altro coniglio esce dal cappello in forma di allegato alla risposta che la DG Ambiente di Regione Lombardia invia al gruppo regionale Movimento 5 Stelle il quale, nell’aprile 2016, aveva fatto una Interrogazione con risposta scritta sull’argomento. Mentre fiduciosamente ci rivolgevamo a Regione Lombardia cercando insistentemente di richiamare l’attenzione su quanto succedeva nella discarica attiva, perché ritenevamo che lì fosse la chiave di volta per bloccare qualsiasi altro affare nell’ATEg11, ci pervadeva la costante sensazione che a tutti i livelli si volesse invece sorvolare il problema.

La sensazione è stata confermata da quello che noi allora non sapevamo, ma certamente qualcun altro si (leggi Comune di Busto Garolfo e Regione Lombardia): ARPA Lombardia aveva effettuato una verifica delle prescrizioni contenute nella diffida n.3416 del 16.4.2015 mediante un sopralluogo svoltosi il 15.1.2016 e un successivo ‘incontro’ del 22.1.2016. La relazione conclusiva viene inviata il 29.1.2016 a Città Metropolitana di Milano, al Comune di Busto Garolfo e alla ditta.

Contenuti sbalorditivi della relazione di Arpa

I contenuti sono sbalorditivi : tutte le azioni più o meno lecite della Ditta vengono giustificate e complessivamente approvate. A nostro parere questa relazione contiene solo errori, superficialità, elusioni e falsità, allo scopo di avallare il mal operato della ditta e degli uffici preposti alle autorizzazioni. Il testo completo è stato pubblicato sul nostro gruppo Facebook il 7 agosto. In termini generali riteniamo che non si possa fare altro che considerare questa ultima autorizzazione e la precedente relazione ARPA come atti che vogliono mettere al riparo la gestione della discarica e i suoi proprietari dalla diffida stessa, che nel suo testo ricorda :“l’autorità competente provvede alla revoca dell’autorizzazione in caso di mancato adeguamento alle prescrizioni imposte con la diffida, come previsto dall’art. 208, comma 13 lett.c) del d.lgs. 152/2006 e smi”.

Vacanze concesse alla ditta Solter

2 agosto : Città Metropolitana dispone la sospensione dei termini per la conclusione dell’iter per l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) sino alla presentazione da parte di Solter delle modifiche progettuali (minime, ndr) previste dal provvedimento di compatibilità ambientale (VIA) del 22.7.16. In pratica vengono concesse le salutari vacanze ai tecnici della Ditta e il tempo agli operai di scavare il pozzo e spianare la discarica.

Aperti Per ferie

Alla luce di questi avvenimenti e nello spirito dell’iniziativa “APERTI PER FERIE” (“adottare ‘strategie’ trasparenti e condivise, assumendone oneri e responsabiltà allargando il movimento, chiamando a raccolta i cittadini”) il giorno 19 agosto sono state spedite due missive importanti. La prima, firmata da un ampio panel di associazioni/comitati della zona (allegata), invita tutte le Amministrazioni delle aree omogenee dell’Altomilanese e del Magentino – Abbiatense a sostenere fattivamente il ricorso al TAR Lombardia contro il provvedimento di approvazione della VIA al progetto, che i comuni di Casorezzo e Busto Garolfo dovrebbero fare entro la fine di settembre. La seconda, firmata dai comitati Salviamo il Paesaggio di Casorezzo e Inveruno e dal comitato cittadini antidiscarica, propone al Sindaco di Busto Garolfo di impugnare al TAR l’autorizzazione alla ‘variante non sostanziale’ della discarica attiva, con richiesta di sospensiva legata all’urgenza dei lavori ormai avviati a pieno ritmo. Inoltre, l’altrettanto opportuna e urgente iniziativa di una ordinanza sindacale che imponga la profondità del pozzo di aggottamento a fondo discarica.

Firmato: il comitato Casorezzo dell’Associazione Salviamo il paesaggio

Rimaniamo in fiduciosa attesa di una risposta, auspicando che le proposte operative dei cittadini non vengano questa volta interpretate come un’impropria invasione di campo, ma come sensati suggerimenti derivanti da approfondite analisi e riflessioni su atti ufficiali di Enti e uffici pubblici. Per quanto ci riguarda, noi faremo un ricorso autonomo al TAR contro il provvedimento VIA, con il supporto di esperti in materia ambientale e giuridica, di livello nazionale e internazionale, in quanto riteniamo indispensabile che questa vicenda diventi un vero e proprio caso esemplare nel campo della difesa dell’ambiente e di una corretta gestione dei rifiuti. Firmato, Per il Comitato Salviamo Il Paesaggio Casorezzo Referente Giuliana Cislaghi.

Nota della redazione
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Alessandra Gornati portulaca

Alessandra Gornati

Mi piace leggere, mi piace scrivere, ma amo la privacy. Vivo in un piccolo Comune, e questo mi condiziona. Si potrebbe dire che amo parlare di quello che capita agli altri, ma se parlano di me, mi sembra di mettermi in mostra e sono in imbarazzo. Pensa a me come ad una donna timida e invisibile, senza misteri ma molto ricca nell'anima. Quello che do al mondo, lo do con le mie parole.

2 pensieri riguardo “Salviamo il paesaggio sulla Discarica di Casorezzo

  • Il WWF? Ma il WWF mia per abbia in odio l’umanità. Filippo di Edimburgo, presidente emerito del WWF ebbe a dire:”Se mi dovessi reincarnare vorrei essere un virus letale, per eliminare la sovrappopolazione”.

    Nel WWF ci sono, o ci sono stati, ex dirigenti di Exxon e Union Carbide, non proprio aziende che hanno contribuito a endere l’aria più respirabile.

    In Italia il WWF è, o p stato, partner di Vasto Legno, complice quindi della deforestazione del Camerun, nonché dell’avvelenamano della popolazione locale.

    Insomma una lobby di inquinatori mascherati da ambientalisti.

  • Ilaria Maria Preti

    ok, ma che problema c’è ad usare il proprio nome nel commentare?

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