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Un giro alla Sagra di San Rocco

Magenta – La sagra di San Rocco. Due anni fa era la volta dei sukkeggiamenti, l’anno scorso l’interesse erano i narghilè. Quest’anno invece era solo un gran mercatone.  Frettoloso e nemmeno tanto grande.

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Un tempo San Rocco era una sagra tradizionale

magenta sagra di San RoccoLa sagra di San Rocco a Magenta un tempo era una fiera agricola, tradizionale necessaria al mondo contadino. Oggi non è più così necessaria come fiera agricola, ma potrebbe essere una bella fiera tradizionale, che dà valore ad artigianato e produzioni locali. Invece non è così. La trippa dei bersaglieri è buona, e fa piacere mangiare un buon piatto milanese. Ma la tradizione della Sagra di San Rocco sembra essersi fermata al piatto. Se la sagra di San Rocco dell 2014 era stata caratterizzata dal sukkeggiamento, quella del 2015 aveva avuto come richiamo i narghilè, quest’anno si potrebbe dire che ha avuto la caratteristica della fretta. Alle 16, quando sono arrivata, molte bancarelle stavano già sbaraccando. .

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L’aria era quella di un mercatone frettoloso

Alle 16.30 tante bancarelle erano già andate via. Un’aria da mercato, quindi, in cui l’orario comprende solo il mattino. Al massimo, le prime ore del pomeriggio. Anche le tipologie di bancarelle erano sempre le stesse, abiti, abiti e ancora abiti, intervallate da scarpe. Quello che trovi al mercato del lunedì, ma non tutto. Anche a causa dei lavori di rifacimento del fondo stradale del Corso, il mercato vero è iniziato solo dalla piazza principale e si è diramato nelle due direzioni, verso il Corso e verso la chiesa di San Rocco. Poche le bancarelle etniche. C’era il fungaio, i prodotti tipici della Toscana, quelli dell’ Umbria, qualche bancarella con il cartello “solo made in italy.

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Una sagra dovrebbe essere un biglietto da visita per una città

Qualche associazione: Gattini cerca casa e  G3a. Insomma, l’dea era che volessero tutti sbrigarsela velocemente così come velocemente deve essere stata organizzata.  E’ un peccato. Le sagre e  le fiere possono diventare facilmente un biglietto da visita importante per una città  San Rocco potrebbe essere molta diversa. Potrebbe essere un appuntamento importante per l’artigianato e l’economia locale. Non perdiamo la speranza però. Magari quella del 2017 sarà diversa.

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Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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