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Se in Italia manca la libertà di stampa è colpa di…

Ossona – L’Italia è crollata al 77° posto nell’ultima classifica per la libertà di stampa stilata da Reporter senza Frontiere.

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reporter senza frontiere libertà di stampaReporter senza Frontiere è un’associazione che stila, ogni anno, la classifica sulla libertà di stampa. Questa classifica è formata con l’applicazione di formule matematiche e riflette il grado di libertà di cui godono giornalisti, blogger, agenzie di stampa e cibercittadini in ognuno di questi paesi. Gli Stati presi in esame sono 179. Sono anche misurate le azioni intraprese dalle autorità per rispettare e assicurare il rispetto della libertà di informazione. Queste formule matematiche, e la metodologia scientifica utilizzata per misurare il livello di libertà di informazione, sono descritte nella  pagina Classifica Libertà di Stampa 2013: Metodologia. Analizzando i dati del 2013 si è scoperto che l’Italia è crollata di 4 posizioni e che è battuta persino dal Burkina Faso e dal Nicaragua.

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Da 2013 cambia l’analisi dei dati. Diventa più vicina ad una previsione per il futuro

Dal 2013 la classifica misura gli atteggiamenti e le intenzioni dei governi nei confronti della libertà degli organi di informazione, a medio e lungo termine. La notizia che l’Italia era caduta di 4 posizioni era già stata data lo scorso aprile dai maggiori media giornalistici. Vale però la pena di considerare alcune delle motivazioni di questo disastro. In occasione della pubblicazione della sua Classifica della Libertà di Stampa 2013, Reporter senza Frontiere ha anche pubblicato un “indicatore” annuale globale della libertà dei media nel mondo, che permette di tenere la situazione sotto controllo in tempo reale. Infatti, con l’avvento delle nuove tecnologie informatiche e una sempre maggiore interdipendenza tra governi e popoli si è potuto fissare un valore che funge da indicatore matematico medio.

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la scala Rho b&b

classificaItaliaQuesto valore medio è 3395. Da questo valore si può partire per misurare miglioramenti o peggioramenti. Dall’immagine qui a fianco si può notare come all’Italia sia attribuito un valore peggiore di quelli della Moldova e del Nicaragua.
La fonte della notizia è sempre il sito internet di Reporter senza Frontiere. Il problema dell’Italia, nei suoi rapporti con il giornalismo e con i nuovi mezzi di informazione digitali, sembra essere la mancanza di rispetto per la verità e per le opinioni. I tentativi di pretendere la chiusura di blog e di giornali, e qualche volta di ottenerli, è il sintomo più grave. Invece di aiutare a rendere l’informazione il più plurale possibile, si combatte quella che “non fa comodo”.

La colpa della perdita di libertà di stampa

gilberto Rossi contro la libertà di stampaSembra che il balzo verso il basso dello stato italiano sia colpa delle intimidazioni e delle persecuzioni cui sono sottoposti giornalisti e blogger, dalle regole della legge Mancino, e dai continui tentativi di pressione da parte di politici e poteri forti (comprese le organizzazioni mafiose). Arrivano anche a minacciare di morte chi dà notizie scomode e diventa “troppo curioso”. Anche Ossona fa, proporzionalmente, la sua parte perchè l’Italia cada sempre più in basso. Come blogger ho già avuto attacchi piuttosto diretti, uno è stato riportato dalla testata dell’Osservatorio sui cronisti minacciati e sulle notizie oscurate, Ossigeno per l’informazione. Poi vi sono state minacce nei confronti di imprenditori che avevano accettato di far pubblicità sulle pagine di Co News. Altre minacce molto sottili sono state perpetrate nei confronti della moglie di un consigliere comunale. Poi c’è stata una istigazione all’aggressione. Ora un nuovo attacco alla libertà di informazione.

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Wikileaks Ossona: Gilberto Rossi

Qui finisce la parte seria dell’articolo. Il colpevole degli attacchi alla libertà di informazione è Gilberto Rossi. Questa mattina il consigliere dei Verdi e di Cambiamo Ossona ha presentato una interrogazione al consiglio comunale chiedendo la chiusura di CO – News. Lo ammetto, Gilberto Rossi è divertentissimo. Costruisce intrighi di una complessità affascinante. Deve anche esserne particolarmente orgoglioso; li documenta con precisione sul web. Ed è così che io, la vittima, ne vengo a conoscenza. Nel caso dell’articolo oggetto dell’interrogazione e per cui vorrebbe la chiusura di cronacaossona.com la fonte è ancora lui. Ha pubblicato la lettera del vicesindaco Giovanni Oldani sul suo profilo Facebook insieme alla risposta. Naturalmente non chiuderemo. Anzi, questi attacchi sono un motivo per andare avanti ancora.

Il manifesto dei giornalisti

Ho trovato prove dei cattivissimi rapporti di Gilberto Rossi anche con altri giornalisti. Una era nell’atrio della sede di un Giornale cartaceo, qualche mese fa. Nella bacheca, insieme agli avvisi sindacali e a quelli delle riunioni di redazione, ho visto anche un manifesto. Un formato A4 con stampato il viso di Gibo. Sopra c’era il classico divieto di ingresso. In basso c’era scritto “io non posso entrare”. La sorpresa è stata grande, però non ho fatto domande. Lo sguardo di uno dei giornalisti che mi stavano accompagnando mi ha fatto comprendere che non era il caso.

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.

Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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