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Dacca, attentato. Renzi e i ritardi del Bangladesh

Dacca, terrorismo islamico – Alcuni dati di fatto sull’attentato all’Holey Artisan Bakery di Dakka in Bangladessh. I terroristi nel ristorante hanno ucciso gli stranieri che non sapevano recitare il corano. Fra loro 9 italiani. E’ stata la strage islamica con più vittime italiane avvenuta finora. Gli ostaggi sono stati tenuti all’interno del locale 10 ore, prima che le “teste di cuoio” bengalesi intervenissero. Perché?

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Hanno utilizzato il corano per scegliere le vittime

radio padania libera DaccaDi alcuni di questi argomenti si è parlato durante una trasmissione Sabato mattina a Radio Padania Libera. Un’altra notizia è che le vittime sono state uccise con delle scimitarre o dei lunghi coltelli. Non è difficile fare le somme da queste 4 notizie. I terroristi hanno utilizzato il corano per distinguere gli ostaggi di religione islamica, e quindi legati al territorio in cui si era svolto l’attentato, e gli altri. Il Bangladesh è un paese in cui il terrorismo islamico è fortemente radicato. E’ anche approvato dalla popolazione. Quindi è estremamente importante, per i terroristi, evitare di mietere vittime fra la popolazione locale, che dà loro protezione. La richiesta di recitare il corano non è una richiesta religiosa o fideista, ma pratica.

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Se l’attentato fosse stato in Europa, dove la probabilità di uccidere un islamico sono molto più basse che in Bangladesh, questa precauzione non sarebbe stata presa. Difatti, nell’attentato alla redazione di Charlie Hebdo sono stati uccisi degli islamici senza che nessuno abbia chiesto loro di recitare il corano. Il motivo per cui ci sono volute 10 ore perchè le forze dell’ordine del Bangladesh si decidessero di intervenire con le teste di cuoio non è difficile da comprendere. E’ chiaro che di fronte ad un atto di terrorismo islamico con ostaggi il fattore tempo è determinante. Vediamola dal loro punto di vista. Perchè rischiare uomini per un intervento al buio quando si sa già che i terroristi non colpiranno bengalesi, ma solo stranieri?

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In Bangladesh il terrorismo islamico è un fatto di costume?

matteo renziLo stato italiano, lo stesso Matteo Renzi, ha dichiarato che è inutile fare polemiche sui ritardi dell’intervento (da Repubblica) e che non c’è uno scontro diplomatico con lo stato Bengalese. Lo stato Bengalese dice che l’Isis non c’entra ma che i giovani terroristi islamici erano estremisti appartenenti al gruppo del terrorismo islamico bengalese Jamaeytul Mujahedeen Bangladesh. Aggiunge che i giovani vi partecipano perchè è di moda. Sono dichiarazioni, in ambedue i casi, che fanno venire la pelle d’oca. Dichiarare che l’estremismo e il terrorismo islamico sono talmente diffusi in Bangladesh da essere un fatto di costume, è confermare che il Bangladesh non è un paese sicuro per gli occidentali.

Retorica e qualche grossa incongruenza da parte di Matteo Renzi

Renzi ha fatto le sue dichiarazioni durante una intervista con Maria Latella su SkyTg 24. Una intervista molto retorica, praticamente mielosa, con poca “ciccia”, da cui è possibile, però, estrapolare alcune incongruenze. Renzi dice che è “Inutile fare polemiche sui ritardi degli interventi” e che “il comando era deciso a tutto pronto a uccidere e ha ucciso. Ha anche avuto il tempo di postare le fotografie del massacro”. Considerando che si sapeva quali erano le loro intenzioni, l’intervento delle teste di cuoio avrebbe dovuto essere immediato. Quindi le polemiche sui ritardi hanno tutta la loro ragione d’essere. Eccome. Anzi, dovrebbe esserci una protesta formale da parte del governo italiano. Si dovrebbe prevedere dei percorsi di rientro delle aziende italiane in Bangladesh.

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Un altro punto delle dichiarazioni di Renzi che lascia molto perplessi. Renzi dice che radicalizzazione delle moschee sta avvenendo in tutto il mondo e che la si combatte con l’educazione. “Nello stato italiano, per combattere il fenomeno si è chiesto agli iman di predicare in italiano” ha detto. Tra le prime cose di cui ha parlato il sindaco del PD Giuseppe Sala è proprio di fare una Moschea a Milano. O tante piccole moschee. Proprio in Lombardia sono stati scoperti piani per degli attentati in via di attuazione. Dichiarazioni come quelle di Renzi fanno venire i brividi.

L’educazione contro il terrorismo islamico? Mah…

E’ chiaro che non sarà l’educazione a convincere gente decisa ad uccidere. Gli attentatori di Dacca erano tutti universitari. Lo stesso Renzi, durante l’intervista ricorda che nel passato ai tempi in cui i suoi genitori erano in università c’erano le brigate rosse, ai tempi in cui andava lui all’università c’erano le grandi stragi di mafia. Si, ok. l’educazione è servita a poco anche in quei casi. Chiudiamola con una battuta. L’ educazione forse serve per battere il terrorismo. Potremmo imparare dei versetti del corano in italiano, per imbrogliare i terroristi islamici.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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