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Legittima difesa e Granatieri per don Luigi Quadri

Casorezzo – Le celebrazioni per i 53 anni dalla morte di Don Luigi Quadri e il gazebo della Lega Nord di Casorezzo in appoggio alla legge sulla legittima difesa. Cosa hanno in comune? La voglia di difendere la propria casa.

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don Luigi quadri casorezzo lega nordUna domenica piena, quella dell’8 maggio 2016. Sul sagrato di piazza San Giorgio i granatieri del 2°Reggimento di Sardegna hanno ricordato don Luigi Quadri nel 53 esimo anno dalla sua morte, insieme agli abitanti di Casorezzo, di cui il cappellano militare è stato parroco fino alla morte, il 23 maggio 1963. In piazza anche la Lega Nord di Casorezzo che raccoglieva le firme a sostegno della legge sull’abrogazione della legge sull’eccesso di legittima difesa. Le celebrazioni al ricordo di un prete, un cappellano militare, che aveva il compito di curare le anime dei soldati che vivevano nelle trincee della I e della II guerra mondiale, inseguendo e uccidendo nemici e invasori, si sposa, all’occhio del passante, in modo assolutamente congruente con la presenza in piazza di chi si batte oggi per lo stesso obiettivo. la libertà di resistere e rispondere agli attacchi e all’invasione.

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Chissà cosa direbbe don Luigi Quadri se fosse qui, oggi, lui che era stato decorato sul campo con la medaglia d’argento e quella di bronzo al Valor Militare. Se don Luigi era, come me lo immagino io, un uomo forte e concreto, capace di evitare i compromessi e gli imbastardimenti dei valori morali, (tipico atteggiamento di chi si riempie oggi la bocca con la retorica), di resistere sotto le bombe e le mitragliatrici, appoggiando e consolando i soldati e senza mai mancare di difendere anche fisicamente i più deboli, dopo aver ascoltato le parole del consigliere Nazionale A.N.G.S.Gra, Granatieri di Legnano e della Lombardia, il Cav. Enrico Mezzenzana, sarebbe corso sotto il gazebo dell’Alberto da Giussano, a firmare la proposta di legge presentata dalla Lega Nord.

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la difesa è sempre legittima, matteo SalviniLa figura di Don Luigi Quadri mi ha colpito molto. Si è abituati, ai giorni nostri, a pensare ai parroci come a dei buonisti, un po’ senza palle, a dire il vero, tanto che quando se ce ne è uno che si ribella al mielosismo che condisce le politiche migratorie del governo, fa notizia e le sue prediche finiscono sui giornali, come se avesse pronunciato delle eresie invece di normali considerazioni. Don Luigi Quadri, invece, era uno che il mitra lo aveva tenuto in mano, come cappellano militare. Non era stato lì a predicare l’accoglienza; il suo compito era perdonare i soldati che uccidevano gli invasori, che difendevano la loro terra, e spiegare loro che uccidendo non commettevano un peccato mortale e che non era il caso di essere ospitali.
Don Luigi aveva tenuto la mente fresca, i valori chiari, e non aveva avuto, insieme ad altri cappellani e preti del suo tempo, dei cedimenti. Il bene era bene e il male era male. E leggendo, nella sua corrispondenza, con quanto rispetto e affetto la gente di Casorezzo si rivolgeva a lui in tempo di pace doveva essere stata una guida sicura, pronto a soccorrere anime e corpi anche quando il mitra non era più necessario.

Se non si è capito le parole del discorso del Granatiere mi hanno dato l’allergia. I passaggi che più mi hanno fatto pensare che don Luigi Quadri li avrebbe mandati a quel paese sono i seguenti.
“Spesso perdendo la propria vita anche in giovane età, per un futuro migliore nelle generazioni attuali, oggi unite in un Europa che è un grande disegno di pace, pur necessario di una sostanza politica e di democrazia per vivere a pieno regime nella sua interezza.” Insomma, se l’Europa non ha sostanza politica e democratica è un regime totalitario e antidemocratico, e quindi non è un disegno di pace. Mi pare ovvio, no? Non sto nemmeno a commentare le altre ipocrisie e le falsità storiche delle citazioni italianiste del granatiere. Le ha già pubblicate Legnanonews e se lo rifacessi anche io, questo articolo oltre a diventare un doppione farebbe peggiorare la mia orticaria all’italianismo. Vi commento solo questo altro passaggio perchè sottintende, anche se probabilmente non era nelle intenzioni di chi lo ha scritto, che c’è un diritto superiore alla legittima difesa e alla difesa del proprio territorio e della propria gente. “Se oggi nella nostra costituzione repubblicana abbiamo sancito il sacro dovere della difesa della patria dell’unità e indivisibilità dell’Italia lo dobbiamo a coloro che nella grande guerra, sotto le insegne del tricolore, dimostrarono il senso di appartenenza ad una storia, quella Italiana ,che ha saputo superare parentesi buie, perchè lo spirito che unì in trincea tutti coloro che furono chiamati al fronte, legò con il sangue ognuno all’altro” .
Non la vedo così ovviamente. Per me la prima guerra mondiale è stato un inutile e orribile macello di povera gente, voluto dall’avidità della casa nobile Savoia, e il concetto di indivisibilità dello Stato è una baggianata inventata di san pianta e inculcata nelle menti dei bambini per tenere sotto controllo gente che sarebbe stata ben più pacifica e felice, e avrebbe anche vissuto molto più a lungo, se lo stato italiano non fosse mai esistito.

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Lega Nord Casorezzo. Tante firme per la Legittima Difesa

casorezzo lega nordPerò oggi abbiamo un problema più grave e se quella Costituzione, che non mi piace in tanti passaggi, dice che c’è un sacro dovere alla difesa della patria, non possono poi a venirmi a dire che, se trovo un ladro in casa, non posso acchiappare il mitra e tirargli una sventagliata. Non devono dirmi che non posso accordarmi con i miei vicini di casa per difenderci l’uno l’altro e impedire, fisicamente, al nemico, cioè ai ladri, a chi stupra e violenta, a chi rapina, a chi uccide spaccia droga e fa il male, di perpetrare i suoi scopi ai miei danni.
Ecco perchè credo che Don Luigi Quadri, sarebbe corso sotto il gazebo della Lega Nord a firmare per la legittima difesa, e credo anche che avrebbe esortato la gente ad avere un po’ più di “palle”, che comunque a Casorezzo non sono mancate perchè “il gazebo della Lega Nord ha avuto un gran bel successo. Più di quaranta firme raccolte nel giro di poche ore a favore della “Legittima difesa” , e soprattutto nuovi tesserati” (Facebook, Lega Nord di Casorezzo).

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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