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Stalking. Applicata misura restrittiva da 500 metri

Arluno – Un operaio di 30 anni, italiano e residente ad Arluno, è stato accusato per la seconda volta di stalking, prima nei confronti della ex moglie e ora nei confronti della ex compagna, è stato sottoposto alla misura restrittiva. Non potrà avvicinarsi alla donna. Dovrà stare sempre ad almeno 500 metri da lei.

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stalking festa della donnaL’uomo ha vissuto la fine del suo matrimonio come una sconfitta e una ingiustizia e durante il periodo di separazione dalla moglie, prima del divorzio, era stato denunciato dalla ex moglie a causa di pedinamenti e minacce telefoniche per convincerla a tornare con lui e sta attendendo la celebrazione del processo di appello. Nel processo di primo grado il suo avvocato era riuscito a farlo assolvere dal reato di stalking. Ora però ci è ricaduto e dopo la fine della convivenza con la compagna con cui stava ricostruendosi una vita avrebbe ricominciato con gli stessi atteggiamenti, finiti con un’altra denuncia. Il giudice cui è stata affidata la causa ha deciso di sottoporlo, in via cautelativa, ad una ordinanza restrittiva di divieto di avvicinamento in cui lo si obbliga a restare ad almeno 500 metri dalla sua ex.
Questa distanza deve valere in qualunque caso, anche quando il presunto stalker abita all’interno del raggio di 500 metri dalla casa della ex compagna. In questo caso, per rispettare la volontà del giudice, dovrà trasferirsi.

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Lo stalking è un modo di perseguitare le persone, specialmente le donne, per tentare di convincerle a fare ciò che non vogliono fare, davvero odioso e pericoloso. Si inizia con le telefonate ad orari impossibili per continuare recandosi sotto case o fuori dai luoghi di lavoro, ad aspettare la vittima. Si continua con pedinamenti e con messaggi, bigliettini, sms e altre azioni. La Vittima è spesso una donna, di cui lo stalker non accetta la volontà autonoma e cui cerca di imporre la propria. Spesso, se non riesce ad ottenere quello che vuole con la paura e l’intimidazione, aumenta la sua azione fino a spingersi ad atti violenti. Per questo non è mai bene lasciare che un probabile stalker continui ed necessario denunciare immediatamente dei comportamenti ripetuti che infondo paura. La possibilità di difendersi da sole è una illusione. L’azione dello stalker è portata avanti proprio perchè considera la sua vittima debole, incapace di reagire e condizionabile, spesso proprio perchè donna. Quindi anche una donna esperta in arti marziali, o con grandi capacità di resistenza e con grande autorità, non è in grado di convincere uno stalker a desistere dal suo intento. Anzi, sono proprio le donne più decise e indipendenti a pagare le conseguenze peggiori perché tendono a non dar peso alle persecuzioni e non ne sono spaventate, fino a che non si ritrovano a dover affrontare degli attacchi violenti.

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Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica. Ora scrivo su alcune testate, coordino portali di informazione, sono una giornalista, e una Web and Seo Editor Specialist

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