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Trenord. I comitati pendolari chiedono, Regione Lombardia risponde

Milano – Il Comitato pendolari Linea S6 Milano – Novara e il Comitato Pendolari Gallarate – Milano che si occupano di monitorare i problemi ai treni delle linee di Trenord Milano e Novara, hanno inviato un comunicato alla stampa in cui si lamentano di alcune mancanze esistenti sui treni Trenord del passante ferroviario. Anche se non intenzionalmente, alle loro domande risponde l’assessore all’economia Massimo Garavaglia, commentando uno studio sugli investimenti nel settore delle ferrovie pubblicato dal sito internet Lombardia Speciale.

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trenord s5 s6 pendolari roberto maroniI pendolari che usano i treni dell’S6 e dell’S5,  le linee metropolitane leggere dei “milanesi d’aria”, che vivono nei Comuni delle campagne dell’Ovest di Milano hanno spesso ragione di lamentarsi. La loro è già un vita dura, e le condizioni dei treni non li aiutano di certo. “Trenord così abile nei numeri, non fornisce mai all’utenza dati dettagliati sull’indice di affidabilità e nemmeno sui guasti,che comunica quotidianamente tramite twitter (soprattutto sui passanti). Ogni giorno è infatti visibile più di un problema sulle linee S5 e S6.” scrivono nel loro comunicato stampa. “Nonostante siano treni consegnati a partire dal 2007, con pochi anni di vita, se non addirittura nuovi,non si contano guasti alle porte, ritardi nella preparazione del treno, carrozze con impianti di climatizzazione malfunzionanti. Allo stesso modo sono rimasti fermi per mesi dei materiali (TSR) a causa di un consumo anomalo degli organi di trasmissione. E ancora oggi giacciono negli impianti di manutenzione dei TSR fermi da mesi, in attesa di chissà cosa”. I pendolari lamentano vari tipi di problemi organizzativi, guasti, porte poco funzionanti, linfomrazione e la segnaletica non sempre chiara e chiedono alla Regione Lombardia di intervenire.

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“E’ stato ribadito che la rete è satura e vecchia. Quando s’intende intervenire per risolvere il problema? Appena un treno sul quadrante ha un problema si scatena un effetto domino. Durante l’ultima riunione, in Regione, non si è parlato di interventi sulle infrastrutture.Il silenzio di questi mesi conferma il nostro sospetto di una delegittimazione nei confronti dei comitati che rappresentano migliaia di utenti. E’ necessario un cambio di passo e un confronto leale e trasparente perché è evidente che i problemi ci sono e sono enormi. Roberto Maroni si metta seriamente a pensare ai pendolari, che sono in costante aumento, non faccia una campagna elettorale nazionale perdurante: è il presidente della Lombardia, lo tenga a mente” scrivono ancora.
Messa in questo modo sembra un comunicato stampa d’attacco politico, invece di giuste lamentele di un comitato di pendolari, anche se il modello di trasporto pubblico che i lombardi vorrebbero è, giustamente, quello svizzero, con treni che non arrivano nè in ritardo nè in anticipo, ma all’ora giusta, con il numero di carrozze che servono e con le manutenzioni fatte a regola d’arte. Per arrivare a quel punto con Trenord serve probabilmente ancora lavoro e organizzazione.

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Oggi, però, un comunicato stampa dell’assessore all’Economia, crescita e Semplificazione di Regione Lombardia, Massimo Garavaglia, giunge ad hoc per stabilire che, per quello che riguarda il trasporto su ferrovia, la Lombardia ha fatto molto più di quanto abbiano fatto tutte le altre regioni messe insieme. “Nel periodo 2005-2015, Regione Lombardia ha investito complessivamente 1 miliardo e 654 milioni di euro per il trasporto su rotaie, di cui 640 milioni tra il 2013 e il 2015”.
“Nessuno, in Italia ha investito come noi per il trasporto dei pendolari. Un quarto dei viaggiatori giornalieri italiani utilizza i mezzi di trasporto della nostra regione e nel Bilancio regionale del 2015 abbiamo voluto aumentare i fondi ad essi destinati con ulteriori 134 milioni di euro. Inoltre, le nostre reti ferroviarie sono anche le più estese e con più treni: in Lombardia ci sono 2.300 corse giornaliere, contro le 1.738 che si ottengono sommando insieme Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna” scrive Massimo Garavaglia.

Quella della Lombardia è quindi un’eccellenza, prendendo le ferrovie italiane nel complesso. Una bella consolazione, certificata dallo studio pubblicato online sul sito internet di Lombardia Speciale.  Non esime però dal cercare quella perfezione dei servizi di Trenord, a prezzi accettabili, che tutti i lombardi desiderano.

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Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica. Ora scrivo su alcune testate, coordino portali di informazione, sono una giornalista, e una Web and Seo Editor Specialist

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