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Sparatoria a Corbetta. Agguato mafioso per vendetta

Corbetta – Questa mattina, verso le 8, una sparatoria ha echeggiato sulla statale 11, nei pressi dei capannoni industriali di via Milano 63. Un uomo di circa 62 anni è stato ferito e trasportato in codice rosso all’ospedale di Niguarda, con l’elisoccorso. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Abbiategrasso e i soccorritori volontari della Croce Bianca di Sedriano.  Un regolamento di conti in stile mafioso.

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La vittima della sparatoria è Giuseppe Lombardo, noto alle forze dell’ordine come trafficante di droga. Lombardo è stato ferito al volto e al collo da Paolo Leone, mentre era a bordo della sua automobile, nel cortile dei capannoni della ditta De Vecchi Emilio e figli, che si occupa di edilizia. Il ferito ora si trova ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Niguarda. Sul luogo della sparatoria, dell’agguato, si sono immediatamente recati, insieme ai soccorritori, i carabinieri, e poi anche gli uomini della polizia scientifica che hanno condotto i rilevamenti per stabilire l’esatta dinamica dei fatti.

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L’aggressore, Paolo Leone, 62 anni, è da tempo residente nel Magentino, ma uscito di prigione a settembre, dopo aver scontato una condanna per traffico di stupefacenti. Questa mattina ha aspettato la sua vittima vicino al cortile della ditta De Vecchi, in via Milano 63, a Corbetta.

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Giuseppe Lombardo è arrivato per  accompagnare la moglie al lavoro, la donna è scesa dall’auto, e Leone è salito al suo posto sul sedile del passeggero. Con la pistola che aveva già nelle mani ha sparato 3 volte, colpendo Lombardo al viso e al collo da una distanza ravvicinata. Poi è sceso dall’auto e si è allontanato a bordo della sua Lancia Y. Mentre i carabinieri, che conoscevano il numero di targa e il modello dell’automobile con cui era fuggito, lo stavano inseguendo, l’uomo si è recato al carcere di Opera e si è costituito alla polizia penitenziaria. “Ho ammazzato un tizio a Corbetta”, sembra abbia detto.

Un vero e proprio agguato in stile mafioso. Un regolamento di conti, una vendetta, che probabilmente è maturata negli anni passati in carcere. Sembra che Leone incolpasse Lombardo per il suo arresto e per la condanna. Le condizioni del ferito sono critiche. E’ stato immediatamente operato.

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Aggiornamento – 25 Novembre 2015

Sono migliorate le condizioni di Giuseppe Lombardo. Sembra che solo uno dei proiettili che il suo aggressore gli ha sparato, usando una calibro 38, lo abbia colpito al viso. Da Oknotizia, che ha condotto alcune interviste fra i conoscenti di Lombardo, sembra che il 62enne avesse pagato il suo debito con la giustizia e cambiato vita.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica. Ora scrivo su alcune testate, coordino portali di informazione, sono una giornalista, e una Web and Seo Editor Specialist

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