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Blasfemia. Il Teatro e il Sacro al teatro Olimpico di Vicenza

Il Teatro Olimpico di Vicenza, lo scorso 7 e 8 novembre 2015, è stato la sede di un  convegno internazionale dal tema piuttosto scabroso. L’organizzazione dell’incontro dal titolo ‘’Blasphemia. Il Teatro e il Sacro’’ è stato curato dal Comune di Vicenza e dall’Accademia Olimpica. I fedeli Cristiani Cattolici di Vicenza città e dell’Est Veronese legati alla Messa di San Pio V, hanno voluto commentarlo e chi hanno inviato questa lettera, con le loro considerazioni sul convegno, che  pubblichiamo volentieri.

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al Teatro olimipico di vicenza un convegno sulla blasfemiaIl convegno è stato articolato su due giornate durante le quali si sono succeduti, come relatori, numerosi ed autorevoli studiosi, docenti universitari e liceali di alto livello culturale che, partendo dalle tragedie di Eschilo, Euripide e Sofocle e arrivando fino ai giorni nostri, hanno sviscerato la questione Blasfemia all’interno delle rappresentazioni teatrali da un punto di vista diacronico.
I relatori si sono mossi su diversi piani di analisi, valutando anche gli aspetti psicologici e psicoanalitici del problema e le sue ricadute sul teatro contemporaneo.
Lo svolgersi delle relazioni ha messo in chiara luce come l’intenzione fosse quella di prendere di mira la religione Cattolica, professata dalla maggioranza dei vicentini e da tantissime persone nel mondo.

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Partendo dall’antico mondo classico dove, nonostante esistesse la concezione di empietà  (”asebeia”), ci si poteva rivolgere alla divinità in maniera forte e audace quasi a farla entrare nella quotidianità e a metterla al livello degli esseri umani si è voluto dimostrare come vero l’assunto di Growtoski, secondo il quale il teatro stesso possiede una sacralità che lo rende simile alla Messa, al miracolo.
Gli dei dell’Olimpo avevano virtu’ eccelse unite a tutte le passioni umane, la visione cristiana del mondo e della Divinità, avrebbe messo, poi, nella storia, dei paletti e delle restrizioni all’arte e alla società in toto e, nonostante ciò, possiamo trovare anche successivamente dei casi di attacco pesante alla sfera del sacro.
Secondo queste relazioni, noi saremmo dunque turbati da certe rappresentazioni perché ci è stata imposta una sorta tara mentale. Logicamente, dunque,  la blasfemia in tutte le sue declinazioni moderne, anche oscene, sarebbe giusta e consentita perché ci avvicinerebbe a quanto ricerchiamo e alla nostra dimensione individuale.

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Domenica 8 novembre, dopo aver ancora discusso del concetto del volto di Gesu’ Cristo in Romeo Castellucci e passando  anche attraverso l’uccisione di Eluana Englaro con la sua versione da palcoscenico ( ”Morire in libertà: il caso Englaro a  teatro”), alla fine dei lavori, i partecipanti si sono collegati in video-conferenza con il regista Rodrigo Garcia l’ideatore e autore di ”Golgota picnic”, una rivistazione teatrale orrorifica , sensuale e sacrilega della Passione di Gesù Cristo.

Nell’antichità greca e romana i pagani erano molto pii, devoti e si convertirono in massa durante le prime predicazioni apostoliche. L’uomo dei nostri tempi invece è  apostata , orgoglioso, materialista, privo di una vera concezione divina della vita che sfugge e ripudia. Da qui scaturisce la maggior parte dei problemi che ci circondano in quanto Dio non regna piu’ nella vita pubblica e nei cuori delle persone. Il convegno era indirizzato per lo più verso i numerosi studenti liceali, molti dei quali non ancora maggiorenni, senza che vi fosse una voce contraltare, un qualche sacerdote o laico vicino alla Curia che volesse difenderne le menti e presentare anche un’altra versione.
Tale comportamento dovrebbe indurci a riflettere profondamente sulla situazione ecclesiale attuale generale e nella fattispecie su quella vicentina.
In un intervento del 7  novembre, è stato citato un passo biblico che ben si adattava all’occasione: ”dixit insipiens in corde suo, non est Deus”, ” lo stolto ha detto nel suo cuore non c’è Dio”; a ciò si potrebbe affiancare sempre con la Sacra Scrittura:  ”Deus non irridetur”, ”non ci si burla di Dio”…

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Quanto è stato detto al Teatro Olimpico di Vicenza nell’ultimo fine settimana ci ha lasciato senza parole , ma non ci stupiamo. Gesu’ Cristo non è mai stato amato dal Mondo anche se lo ha già vinto sulla Croce e alla fine riuscirà a prevalere. W Cristo Re! Vicenza, 10 novembre 2015. I fedeli di Vicenza città e dell’Est Veronese legati alla Messa di San Pio V

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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