OssonaMilano città metropolitana

Samain o Halloween, cioè quando al Gibo brucia il didietro…

Ossona –  Gilberto Rossi, il consigliere comunale di Ossona, membro del consiglio nazionale dei verdi, espressione di Sel e appoggiato dai 5 stelle, considerato molto vicino ai noglobal e al May Day di Milano, nella notte precedente ad Halloween mi dice al telefono di aver  visto tre ladri, da lui definiti di colore, entrare nel giardino del suo dirimpettaio. Invece dei Carabinieri, Gilberto Rossi ha chiamato la leghista più ortodossa e più vicina possibile a Matteo Salvini. Poi, passata la paura del Babau, ha capito la stupidaggine fatta e ha cominciato a minacciar denunce per procurato allarme… L’allarme c’è. Bisogna chiamare i pompieri: sta andando a fuoco la sua coda di paglia.

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Sono due giorni che al gruppo del Comitato Ossona Sicura arrivano molte segnalazioni. I tre furti di settimana corsa, poi un’automobile rubata in via Manzoni, infine una serie di tentativi di furto in appartamento. Come al solito, i ladri fanno dei raid in diverse case approfittando del fatto che la polizia locale ha turni diurni mentre i carabinieri non possono essere sempre presenti. Quindi l’allerta dei cittadini è alto, ma per tre furti che si sventano, chiamando con celerità il 112 e aprendo gli occhi su quanto ci succede vicino, almeno uno va a segno perchè nessuno segnala la macchina sospetta o esce a vedere come mai suona l’antifurto del vicino di casa.

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cambiamenti. Social journalism

La situazione è piuttosto seria, ecco perchè se, di notte, giunge la telefonata del peggior estremista di sinistra del paese, che, terrorizzato, chiede aiuto perchè ha visto dei ladri entrare in un giardino, non la ignoro.  Magari ci faccio un po’ di attenzione, visto il soggetto non affidabile, ma controllo che il Pierino non stia gridando “al lupo” con il lupo presente.

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Alle 22,33 del 30 ottobre suona il mio telefono. E’ un numero privato e quindi, come d’abitudine, accendo il registratore, prima di rispondere. Dice di essere Gilberto Rossi. La voce è decisamente la sua, come suo è il cambio di tono e l’intercalare. Sembra decisamente alterato e confuso, più del solito. Accendo anche il vivavoce, in modo che chi è con me possa sentire. Gibo mi dice: “Ciao Ilaria, sono Gilberto Rossi. Ti chiamo perchè dobbiamo collaborare a livello istituzionale.” Già questa frase fa capire che la faccenda è grave. Istituzionale a me? Mica sono il presidente della repubblica.

Gibo continua: ” Hai ragione su tutto. Ho appena visto tre ladri entrare nel giardino dei C……” A questo punto lo interrompo e gli dico: ” Gibo, ma cosa fai? Non devi chiamare me. Devi chiamare i carabinieri. Hai chiamato i carabinieri?”
Dall’altra parte cade il silenzio.” No. Non ho mai chiamato i carabinieri” Nel tono della voce si sentiva la paura e quella eccitazione nervosa dovuta alle scariche di adrenalina, tipica di chi si trova in pericolo. Non ho avuto il cuore di rispondergli con la battuta, naturale e perfida, che, in effetti, di solito, sono loro che chiamano lui.

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“Metti giù il telefono e chiamali subito. Non uscire di casa. Intanto avviso il gruppo whatsapp di Ossona Sicura e veniamo lì a vedere.”  E il Gibo: ” Si, ma vieni subito. Oddio… eccoli. Stanno uscendo. Ehi voi, fermatevi… ” e la comunicazione finisce con un mio “Chiama i carabinieri!!!”
Avviso il gruppo whatsapp Ossona Sicura che vado a vedere in via Canzi e chiedo di cercare il numero di telefono di Gilberto Rossi, in modo da assicurarsi che abbia chiamato le forze dell’ordine e che dei ladri non lo abbiano aggredito. Sinceramente, c’è stato un momento, solo un momentino, in cui ci ho sperato. Ho scacciato il cattivo pensiero, mi sono vestita, ho preso la macchina e sono uscita.

La casa indicata non aveva segni esterni di effrazione. Con discrezione abbiamo controllato che in zona non ci fosse nulla. Sul posto non c’erano nè i ladri nè il Gibo. Una macchina dei carabinieri era stata vista girare per il paese. Tiriamo il fiato. Ma Gibo dove era finito? Se la era inventata e poi era scappato oppure giaceva in qualche angolo buio del paese, pesto delle botte prese dai ladri? Non si trovava da nessuna parte.

Finalmente, verso mezzanotte, riusciamo a farlo contattare tramite gli aderenti del gruppo privato Ossona Sicura. E lui cosa risponde? Che è a Vittuone e che mi vuol denunciare per procurato allarme. Che coda di paglia, ho pensato. Nel momento del pericolo, per farsi aiutare, non ha chiamato Vendola o i volontari del Punto Rosso di Magenta, e non ha abbracciato i fratelli ladri e profughi, ma ha chiamato al telefono la leghista vicina a Matteo Salvini.

Poi, però, ha avuto paura che lo raccontassi in giro e, per mettere le mani avanti, in queste ore scrive su Facebook che vuole denunciarmi. Bene, una cosa l’ha ottenuta. La prossima volta che il Babau lo spaventa, invece di preoccuparmi, passo il suo nominativo al primo Baron Samedi che trovo per strada, o gli piazzo una lumera (una zucca intagliata con il lumino acceso) nel cestino della sua ecocivica bicicletta arcobaleno.

Lo scherzo

Lo pensavo anche mentre scrivevo questo articolo, perché l’imitazione è  stata perfetta. Nessuno, probabilmente neppure i suoi parenti più stretti, avrebbero pensato che non fosse il Gibo. Persino la ritrattazione seguente con minaccia di denuncia è nello stile del personaggio.  Solo dopo due giorni ho saputo quasi per caso che c’è a Ossona un gruppo di quasi trentenni che quando esce per le cene della Leva si ubriaca e si mette a fare le imitazioni di Gilberto Rossi in modo perfetto, e che i fumi dell’alcool hanno suggerito loro di chiamarmi per imbastire la miglior interpretazione cui io abbia mai assistito. Era lui, tale e quale.

Buon Samain, o Halloween se preferite, a tutti e non abbiate paura dei morti, nemmeno a Ognissanti. Sono sicuramente meno pericolosi, terrificanti e disonesti di certi appartenenti al regno dei vivi e di certo non arriveranno mai ai livelli di genialità degli appartenenti alla leva dell’ 87.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica. Ora scrivo su alcune testate, coordino portali di informazione, sono una giornalista, e una Web and Seo Editor Specialist

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