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La difficile scelta tra Josh Mario John e il reale modello italiano

Josh Mario John. Il tag su Facebook arriva da mia figlia, controllo del diario e mi compare un gnoccolone. Tratti nordici, metà testa rasata, ciuffo al vento. Abbasso gli occhi (come non farlo?), tatuaggi ovunque: “e che cavolo” penso, “e questo?” Mi sono ricordata, in un attimo, il modello dell’anno scorso di un noto marchio di jeans.

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Lui, però, era vestito quel giorno e la mia mente non aveva avuto un sussulto. Stavo lavorando. Inoltre, ogni volta che faccio campagna acquisti mi ritrovo davanti dei maschi non maschi: sempre pallidi, così magri da essere vicino all’annoressia. Non mi piacciono.
Questo, invece, è scandaloso: tratti perfetti, occhi perfetti e, poi, con quella camicia da tagliatore di legna legata in vita… L’ho postato, e i commenti sono stati stupefacenti.
Le donne della mia età erano perfettamente in linea: innalzamento di feromoni, a chi piaceva, a chi no, ma i consensi erano molti e anche chi diceva, “ma quel ciuffo…” sono certa che un paio di sbirciate gliele ha date.

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cambiamenti. Social journalism

Su, dai, siamo obiettive: uno così non passa inosservato. L’aria da “maschio” finto trasandato fa impazzire noi donne; la non perfezione fa di questi esseri degli uomini perfetti per il nostro immaginario. Attenzione, immaginario non solo per noi femmine.

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Sono sempre realista quando guardo questi figlioli. Sono belli, belli, belli. Le mie amiche hanno avuto il coraggio di tirare fuori le solite teorie: “ma chissà come sarà la sua anima…” No, scusate, ma a me di com’è la sua anima non me ne frega proprio niente. Se fossi giovane saprei già in partenza che, con un uomo del genere, il problema non sarebbe analizzargli né i tatoo né l’anima. Uno così ti fa venire in mente solo una cosa. E che cavolo! La prima che mi dice il contrario è una bugiardella. Pensate solo di entrare in un locale con un simile esemplare: le vostre amiche? I commenti? Invidia tanta, ma proprio tanta. Chi non passerebbe anche solo una notte con lui?

La cosa che mi ha stupito sono stati, però, gli interventi dei maschi. Beh, il mio amico simpaticone con qualche chilo in più sa perfettamente che può competere solo in simpatia e intelligenza. Ne ha da vendere. Il perfetto sconosciuto, invece, mi posta immagini di modelli perfettamente in ordine con il pettorale appena accennato e tenta di convincere tutte che sono migliori del vichingo (ma dove?).

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Marco Mantovani

Poi c’è lui, il Marco Mantovani: brizzolato, in forma, tatuato (beh, non come il vichingo: il giusto per turbarti, comunque). La barba simile a quella del vichingo, solo di un “colore” diverso: questa è vissuta.
Il suo modo di entrare nella discussione colpisce: prima mi uccide il vichingo, poi dice che ne conosce uno di professione piantone. Tralascio dove lo ha visto piantonare, che è meglio. Infine, ammette essere un figo galattico (e meno male!) e posta una sua foto.
Sicuramente due figure diverse.
Come dire: è più accessibile. Sicuramente due sguardi diversi: il vichingo ha un’espressione da duro, il secondo accenna un lieve e ironico sorriso, un po’ tra il simpatico e il “che cazzo guardi?” Tipico del suo modo di essere, tra l’altro.
Resta, comunque, che tra i due la scelta non è facile: il finto vissuto (vichingo) o il vero vissuto?
Il finto te lo togli dai piedi nel giro di qualche giorno, il vero, care le mie donne, è tutta un’altra storia. Se gli date spazio, siete finite.

Nota della redazione
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Sabrina Spirolazzi

Mi chiamo Sabrina Spirolazzi, età? Meglio tralasciare. Nella moda e nello spettacolo si mente sempre… Nata cresciuta a Magenta mi occupo di moda praticamente da sempre, fashion victim soffro spesso di shopping compulsivo, ahimè, con grande orrore da parte della mia carta di credito che urla vendetta ogni 15 del mese. Le scarpe sono la mia passione da quando ero molto giovane, non me ne libero mai anche quando le suole presentano evidenti segni di usura.

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