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Un contatto facebook per Monsignor Galantino

E’ estate, c’è più tempo libero e la curiosità di mettere il naso in cose in cui sarebbe meglio non metterlo cresce. Il caldo mi rende vogliosa di osare l’inosabile e di lasciare ogni prudenza. Improvvisamente scopro di amare il pericolo. Il caldo e il sole mi rendono anche maliziosa. Forse troppo. Ultimamente mi sono arrivate, su Facebook, fra le tante richieste d’amicizia reali di leghisti, di amici,  di ascoltatori di radio Padania e di quelli che apprezzano il mio modo di scrivere, anche tutta una serie di strane richieste di uomini sconosciuti. E un contatto Facebook sembra proprio adatto alla voglia di far del bene ai clandestini che ha Monsignor Galantino.

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Un contatto Facebook per Monsignor GalantinoNella mia lunga esperienza con i social media c’erano degli angoli, dei mondi, inesplorati, che improvvisamente ho deciso di esplorare. Gli sconosciuti che chiedono l’amicizia e parlano in inglese. Ho scelto un profilo abbastanza tranquillo. Il profilo dice di essere Morris, un marinaio americano, della Florida, e mi ha appena chiesto l’amicizia.
M. W. : Hello, Thanks for accepting my request. I am Mor. Wil. from USA. Are you there?” Ci sono stati diversi tentativi di contatto, poi l’8 agosto ho deciso di rispondere all’insistente marinaio.
Mor. Wil.: How are you today? Io: “sorry I don’t speak english”. Il marinaio non demorde e si mette ad usare, ingegnosamente, il traduttore automatico di Google. ” Cara Ok, io sono Morris W. da Stati Uniti d’America.
Gli rispondo: Buongiorno, come mai dagli Stati Uniti ascoltate radio Padania Libera?” Io ci provo sempre, si sa. E lui: – “Sì cara, io sono un capo marinaio”.
–  Ah, è vero che con internet si arriva dappertutto. Hai ascoltato le trasmissioni di questa mattina?
– Sì cara, ma sto navigando verso la nostra porta di destinazione spagna.
Che tentazione! – Sta attento ai barconi di clandestini, navigando nel Mediterraneo e, per favore, non portarcene qui, che non ne possiamo più. Se proprio devi soccorrerli, riportali in Libia, o nel nord africa, ma non qui in italia! Non abbiamo i soldi per aiutare e mantenere i nostri anziani e ci stanno riempiendo di gente sconosciuta obbligandoci a mantenerla.
Ammetto che mi è passata per la testa l’idea,  se raccontava la verità, di convincerlo a boicottare “Mare Nostrum”.
Purtroppo mi va buca. -“Mio cara, sto navigando su una nave, sto lavorando con la compagnia di navigazione E… (scusate ma non metto il nome: è sicuramente falso) Berlino Germania, che non confina. Stai bene, cosa fai per vivere?. Rispondo. “Allora sei al di là di Gibilterra, nell’Atlantico.” Insiste a chiedermi che lavoro faccio. Gliela conto su. “Wow che è un buon lavoro, dove sei attualmente? Sei bella e graziosa, quanti anni hai?”
Che delusione! Il pomicione non è interessante nemmeno su Facebook. Lo scarico, ma il marinaio non si arrende e dopo due giorni torna all’attacco. Non gli ho risposto per 4 giorni. Poi, dato che la curiosità è donna, ho risposto.
– Come stai oggi?
– Benissimo, e tu? Sempre nell’oceano Atlantico?
– Sì cara ma io sono in un pessimo umore ora.
ella Vlora in banchina a Bari 8 agosto 1991– Perchè? Incontri barconi di clandestini anche lì? Questa cosa rende di cattivo umore me. Io sto lavorando. Fa un caldo incredibile e devo restare a casa a lavorare per pagare le tasse. Se lavorassi per poter andare in vacanza sarei più contenta.
– Ho ricevuto un messaggio da un medico che mio figlio è stato coinvolto in un incidente stradale poche ore fa, ha perso molto sangue e anche hanno rotto le ossa è nel reparto di terapia intensiva come sto chiacchierando con te cara, il mio cuore è pesante e i miei occhi sono pieni di lacrime.
Interessante. Quanto ci metterà per chiedermi dei soldi per curare il figlio? Decido di assecondarlo e di trattare la cosa come se ci credessi, ma dandogli dei consigli normali, da sconosciuto a sconosciuto. Non l’ho più sentito per due giorni e ho cominciato a pensare che la storia fosse vera e che non volesse chiedermi dei soldi, invece è tornato all’attacco. Nel modo migliore.
– Ciao cara, mio figlio è ancora in coma e anche la respirazione con l’ossigeno.  Essi! ( Essi??? Ma questo non è il traduttore di google!!!) Il medico ha detto che aveva ferita in testa, e anche perso molto sangue e le ossa hanno anche rotto, non hanno nemmeno agitare la mano da giorni indietro.
Non resisto e comincio a chiedere particolari personali. Quanti anni ha il bambino, come si chiama, cosa è successo e dove si trova. Non ne dà, ma alla fine mi dice che il bambino è in Ghana a fare escursioni… tra ebola, guerre e il morbillo ancora mortale, ricoverato in un ospedale privato. Non resisto. Avrei incontrato l’unico americano che non si considera il padrone del mondo e che non ha chiamato il suo ambasciatore? Impossibile.

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ministero salute ghana -“In Ghana? E non hai chiamato il consolato per farlo immediatamente riportare in Europa?”
– Sì cara, ho fatto tutto ciò che potevo ma la loro comprensione è molto diversa a confrontare Stati Uniti e paesi europei.-
Mi sono lanciata in una serie di consigli, mi sono offerta di chiamare io e di lanciare il caso su tutti i giornali chiedendo l’immediato intervento dell’ambasciata americana. Ho fatto un po’ anche la razzista, sostenendo che un bambino americano o europeo ha qualche diritto in più degli altri anche quando si trova in Africa. Gli ho persino consigliato di non cedere perchè secondo me era vittima di una truffa. Deve aver sudato freddo perchè ha persino sbagliato conversazione e ha risposto a domande che non avevo fatto. Secondo me, stava parlando in uno degli hotspot di Milano, usando il wi fi free con lo smart phone, e sostenendo più di una chat per volta.
– Se hai bisogno di una giornalista che li faccia saltar su dalla sedia e correr a fare il loro dovere, Ghana o non Ghana, li contatto io, sempre che tu sia disposto a darmi i dati di tuo figlio. –
– Questo non è l’aiuto che può rendere per voi per aiutare a salvare la vita di mio figlio. Questo non è un lavoro giornalista, quindi se non si può fare, non è un problema, non ho accesso al mio conto in banca è per questo che ho bisogno del vostro aiuto, ma se non si può si può andare bene.
– Non mando mai soldi a nessuno senza verificare l’esattezza dei dati. Chiamerei comunque l’ambasciata. Anzi, se c’è un bambino europeo in questa situazione, forse è meglio che lo faccia comunque. –

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wifi a leccoEd è questo punto che il marinaio ha perso la pazienza. Anche un clandestino ghanese che sta tentando una truffa con uno smartphone cercando di far (maldestramente) leva sul sentimentalismo, ha il suo amor proprio, persino quando pensa che gli italiani siano completamente cretini.
–  Quindi perché io non sono dall’Europa significa che non si può dare aiuto per salvare la vita del mio unico figlio?
– Se sei degli Stati Uniti è la stessa cosa. Anche loro difendono sempre i loro cittadini e li vanno a salvare quando sono in pericolo. E’ il motivo per cui esistono gli stati e si pagano le tasse. Per avere chi fa i tuoi interessi quando serve.
– Che è ancora quello che vi sto dicendo perché il Ghana non è la stessa di Stati Uniti ed Europa.
–  Come ti dicevo, sono disponibilissima a chiamare l’ambasciata e ministero degli esteri del tuo paese. Sei ghanese?
– Voglio che tu mi aiuti inviare denaro al medico prima di qualsiasi altra cosa per salvare la vita di mio figlio, ok?.
– Forse non hai guardato bene il mio profilo prima di farmi questa richiesta. Se la tua storia è vera, dammi i dati di tuoi figlio e ti aiuto a risolvere il problema e chiamo anche i giornali.
– ok, solo ricordo bene non ho più bisogno di aiuto. Dal momento che non si può fare a mandare pochi soldi per il medico per salvare la vita di mio figlio non pensarci, ok?
– Non posso stare zitta se un bambino europeo è in pericolo in Ghana. Devo comunque segnalare il fatto quindi per piacere dammi i dati di tuoi figlio in modo che possa avvisare la farnesina. Poi ci penseranno loro a contattare l’ambasciatore degli Stati Uniti in Ghana e il ministero dell’interno in italia.
Avete la coscienza a tutti, mio figlio è nella morte ospedale e si sta qui mi sta dicendo l’America e l’Italia, l’ambasciatore, se è tuo figlio non credo che si farà questo tipo di cose.
Eccoci, quindi, alle conclusioni di questa storia. Naturalmente gli ho detto cosa pensavo. Avevo tempo da perdere e l’ho fatto perdere anche ad un piccolo truffatore ghanese, ma anche in questo caso si è dimostrato che dietro ad internet ci sono sempre delle persone con dei sentimenti e dei valori, anche in questi casi e per quanto ben nascosti.
Una cosa l’ho ottenuta, però. Ora so che cosa fanno tutti quei clandestini con gli smartphone,  quando li si vede radunati dove c’è la connessione wifi free. Mi sono dimenticata solo di consigliargli di chiedere i soldi per la trasfusione a monsignor Galantino. Che ne dite? Gli mando il contatto Facebook?A Monsignor Galantino, intendo. Così prova con mano cosa vuol dire a che fare direttamente con questa gente. (fonte foto: screenshotvoxnews, commons wikipedia, facebook)

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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