Denuncia agente immobiliare per appropriazione indebita

Ossona – Si presenta in Comune con l’agente immobiliare e ottiene che il Comune gli paghi i primi due mesi di affitto, le spese e la provvigione dell’agente, tramite i fondi dei servizi sociali, perchè sotto sfratto. Poi, però, l’affitto non va in porto e la famigliola, non italiana, finisce in carico ai servizi sociali, e vive in un appartamento a spese del Comune di Ossona. I soldi anticipati, però, non sono restituiti e l’area servizi sociali ha emesso una determina per l’avvio della procedura di recupero per appropriazione indebita, che è un reato penale. Si tratta di 1800 euro.

Citare la fonte di questa storia prima di raccontarla è doveroso, oltre che prudente. Ecco il link: determina approprizione indebita. E’ la prova che non diffondo “leggende metropolitane” e per essere più certa, prima che sparisca di nuovo, ho scaricato la delibera e l’ho archiviata, in modo che non si possa perdere fra i megabite del sito del Comune, come è successo con il bilancio di previsione.
Tutto inizia con i progetti personalizzati per famiglie in difficoltà. Uno stanziamento da 20mila euro che poteva essere erogato solo su progetto e per non più di 2mila euro a famiglia. M.Z, una donna residente a Ossona ma non cittadina italiana, con due figli, ha un sfratto per morosità. Non paga l’affitto della casa in cui abita da parecchi mesi. Chi ha a che fare con gli sfratti sa già che la procedura per uno sfratto esecutivo è piuttosto lunga. C’è tutto il tempo per attrezzarsi e per cercare altre sistemazioni, se si hanno soldi per pagare un affitto.

M. Z. chiede l’aiuto del Comune che gli concede un progetto per affittare un’altra casa. gli concede il pagamento di due mensilità da 450 euro l’una 550 euro di anticipo spese varie e 350 euro per il pagamento della provvigione dell’agente immobiliare che ha procurato la donna. Avete letto bene, la signora in questione si è presentata in Comune con un agente immobiliare che si era presa il compito di trovarle la casa e il Comune ha accettato che parte della somma erogata per il sostegno all’affitto concesso (1800 euro) fosse destinato al pagamento della provvigione di una professionista (o presunto tale, da ciò che si legge sulla delibera del Comune) non registrato fra i professionisti approvati dal Comune stesso. M.Z. ha quindi versato, lo scorso febbraio, 400 euro di cauzione all’agente immobiliare R.M., provenienti dai suoi fondi privati, e ha poi girato alla stessa anche i 1250 euro di ciò che ha ottenuto dal comune. R.M. ha incassato i soldi, sia quelli della famiglia sia quelli del Comune, ma non ha trovato casa alla famiglia, nè nell’appartamento che aveva detto disponibile a Parabiago, nè in altri.

Da Aprile 2015 la famiglia di M.Z. si trova ospite in un appartamento di fortuna appartenente ad una associazione onlus di Inveruno a spese del Comune di Ossona. Con molte difficoltà, si racconta ancora nella determina dell’area dei servizi sociali del Comune di Ossona, si è riusciti a recuperare 500 euro ma l’agente immobiliare trattiene ancora, senza titolo dice la dtermina, 750 euro del Comune e quindi è stata avviata una procedura che, consegnata alla polizia locale, dovrebbe configurarsi, come si dice nel titolo della determina, in una denuncia per appropriazione indebita nei confronti dell’agente immobiliare R.M. Fino a qui la storia della determina, ma chi conosce le procedure amministrative non può evitare di farsi delle domande sulla gestione dei servizi sociali e sulla scelta dei progetti per aiutare gli stranieri che hanno difficoltà economiche a pagare l’affitto.