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Perchè Incontro odia più me di Sergio Garavaglia

Ossona, bilancio di previsione –  Il sindaco Venegoni chiama CronacaOssona giornaletto locale, Sergio Garavaglia lo corregge invitandolo a usare i termini stampa e informazione internet. Secondo il sindaco il parere “non favorevole” si sarebbe trasformato in favorevole. Scopre, poi, altri errori ma porta ugualmente il bilancio in consiglio e all’approvazione. Divertente il momento in cui il sindaco rimprovera “l’odiato nemico Sergio Garavaglia” di non averli aiutati.

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mrio venegoni. Sergio Garavaglia segna il passo. Ora odiano di più cronaca ossonaSi arriva al dunque: va discusso il bilancio di previsione, le tabelle allegate e la relazione con il parere “Non favorevole” da parte del revisore dei conti. Il sindaco si lamenta perchè il consigliere di minoranza Sergio Garavaglia ha fatto rilevare il parere “non favorevole” agli uffici del Comune, ma ha poi fatto vedere il bilancio (pubblico) ai giornalisti e a cronaca ossona. Poi attacca i giornali chiamandoli “giornaletti locali”. Nasce un piccolo battibecco. Il consigliere fa notare che il refuso, se tale era davvero, non è stato corretto dal revisore. Il sindaco risponde che il parere negativo del revisore dei conti è una “leggenda metropolitana”. Infatti, allegata al bilancio c’è la relazione dei revisore con ancora inserito il parere “non favorevole”, mentre ai capigruppo è stata consegnata una lettera in cui il Revisore comunicava che dalla relazione andava tolta la parola “non” davanti alla parola “favorevole”. Per essere una leggenda metropolitana è piuttosto realistica. Divertente anche il fatto che ora Cronaca Ossona abbia preso il posto dell’odiato nemico pubblico numero 1 di Incontro, che per 15 anni è stato Sergio Garavaglia, dipinto dai protagonisti della Proloco Morus Nigra e dai componenti della maggioranza ( nonchè da Gilberto Rossi) come se fosse il diavolo. Ora, invece, il posto di nemico assoluto è passato a chi informa i cittadini su ciò che fa l’amministrazione comunale Incontro con i soldi pubblici.

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cambiamenti. Social journalism

Le prescrizioni date dal revisore rimangono in essere, quindi, così come l’avviso che il bilancio sforerà il patto di stabilità esterno con le conseguenze di cui abbiamo parlato nell’articolo Cosa comporta il mancato rispetto del patto di stabilità, ma  questo non è il solo problema del bilancio: il sindaco Venegoni ha rilevato come il revisore abbia usato un foglio Excel e scambiato una sottrazione con una addizione. La discussione è lunga. Ne traiamo le conclusioni: in un certo senso le prescrizioni del revisore sono state accolte. Con un altro escamotage del genere della particella “non”, sono stati alzati gli introiti previsti per ogni tassa. Per l’imu 15mila euro in più, per la Tasi circa 30mila e via così. Il bilancio può superare, forse, la prova della previsione, non però quella del rendiconto. Potrà il revisore sostenere che è un bilancio congruente e verosimile? Questo lo si vedrà nel 2016 quando, a conti fatti, si dovrà dire quanto realmente si è incassato di tasse nel 2015. Addizionale irpef, Tari, Imu e Tasi rimangono uguali a quelle degli scorsi anni, ma senza esenzioni per le fasce deboli. Al momento della votazione il gruppo siamo Ossona è uscito dall’aula. Sergio Garavaglia è ben consapevole di quale sia il rischio di votare un bilancio senza essere coperti dal parere favorevole esplicito e chiaro da parte del revisore certificato, e ha così evitato di contribuire a mantenere il numero legale in aula. Nel caso in cui i consiglieri fossero chiamati a rifondere dei danni erariali, sono chiamati a risponderne anche quelli che hanno votato contro il bilancio o si sono astenuti perchè, con la loro presenza, hanno mantenuto il numero legale e devono quindi difendersi dalle accuse. Gilberto Rossi è rimasto in aula, si è astenuto e ha contribuito a mantenere il numero legale, la maggioranza ha votato a favore. Nel caso, si prenderanno le loro responsabilità.

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matteo Salvini a PognanoLa linea politica della Lega Nord

Sulle tasse comunali, la linea politica della Lega nord, applicata in tutti i comuni in cui governa, sia in monocolore sia in alleanza, è quella di tenere al minimo possibile le aliquote e le addizionali e nel contempo di inserire delle soglie minime di reddito reale, sotto le quali applicare sconti, franchigie ed esenzioni. Questo permette alle fasce deboli, alle famiglie monoreddito o con redditi bassi ma certificati di accedere alle agevolazioni. Per chi ha redditi da 500 euro al mese, l’addizionale irpef allo 0,8 per mille significa mangiare qualche giorno in meno. Se non ci son soglie di esenzione ragionevoli finisce come sempre che gli unici che avranno sostegni saranno extracomunitari e clandestini, le cosiddette emergenze, quelli che i prefetti mandano in Lombardia caricandoli sui pullman e abbandonandoli poi nel mezzo della piazza dei paese. Però, a Ossona,  questa battaglia non è stata fatta, nè in consiglio comunale nè in giunta e l’assessore Porrati della LN ha votato il bilancio così come è, errori compresi, senza neppure provare a fare un sussurro, come se le avessero ordinato di tenere la bocca chiusa. L’unico che ha sollevato il problema, chiedendo l’istituzione di esenzioni per le fasce di reddito più basse, è stato ancora una volta il consigliere di opposizione Sergio Garavaglia, cui il sindaco ha risposto che “preferisce incamerare l’Iperf e gestire le emergenze sociali”. Sarà quindi come sempre: aiuti a tappeto a clandestini e migranti e nessun sostegno per gli ossonesi non arrivano alla fine del mese, come gli anziani e i pensionati. Questa è la realtà dei fatti: il direttivo della Lega Nord di Ossona non segue la linea del movimento nelle sue battaglie nè nella sua linea politica generale. Non è la prima volta che succede: la gestione della sicurezza ne è un altro esempio. E’ una critica? No, è un dato di fatto purtroppo incontrovertibile.

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.

Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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