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Casorezzo contro l’abbattimento del cineteatro

Domenica mattina dalle 9.30 in poi, in piazza San Giorgio a Casorezzo è stato organizzato un gazebo sotto al quale il comitato amici del cineteatro di Casorezzo raccoglierà firme e informazioni per trovare una soluzione e impedire l’abbattimento del glorioso cineteatro. Il cineteatro di Casorezzo è uno degli orgoglio di Casorezzo. Fu costruito da tutti gli abitanti di Casorezzo: chi comperava i mattoni, chi finnaziava il costo delle piastrelle, chi cuciva i tendaggi…

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Insomma tutto il paese fu coinvolto nella costruzione e nel funzionamento del cineteatro, per decenni. Il cienteatro di Casorezzo è sempre stato considerato il più bello della zona, ad un’altezza forse superiore delle sale di Legnano. Ora non è usato per questioni solo tecniche. Deve essere adeguato alle nuove norme di sicurezza.

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Come è accaduto spesso nei paesi dell’altomilanese,  il Comune, emanazione dello Stato, era considerato meno affidabile ed efficiente della parrocchia, per gestire e costruire le opere della comunità, e così il parroco del tempo, Don Luigi Quadri, fu il promotore della costruzione. Tutta la comunità si era raccolta intorno a quell’opera considerata ancora oggi, fondamentale per la vita sociale ed educativa di Casorezzo. Della parrocchia ci si fidava, e si è preferito intestarle legalmente il cineteatro, che è dei casorezzesi,  per evitare di sottoporlo agli alti e bassi della politica comunale. Oggi la parrocchia è il principale ostacolo alla riapertura del cineteatro.

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Bisogna convincere il parroco di oggi che vale la pena di tenere e rimettere a posto il cineteatro, per il bene della comunità cristiana e di tutti i cittadini di Casorezzo. C’è infatti la proposta della fondazione don Luigi Quadri che è disposta a farsi carico di tutte le spese di gestione e di rifacimento del cineteatro in cambio di una convenzione d’uso. Con un paese ricco di amore per il teatro come Casorezzo sarebbe davvero l’ideale e il cine teatro diventerebbe un polo culturale di grande importanza per tutto l’alto milanese.

C’è motto da discutere e si dice che i preti sappiano ascoltare la loro comunità. Speriamo che il parroco di Casorezzo sia fra i sacerdoti che sanno farlo. In ogni caso, passare dal gazebo di Casorezzo, sarà un obbligi per ogni cittadino che ha a cuore il paese in cui vive.

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Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica. Ora scrivo su alcune testate, coordino portali di informazione, sono una giornalista, e una Web and Seo Editor Specialist

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