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Renzi e la fregatura per gli insegnanti statali (e le pensioni?)

Il ministro Renzi ha promesso assunzioni miracolose nel comparto dei dipendenti pubblici statali, promettendo ai precari la regolarizzazione, ma i conti non tornano e le possibilità economiche dello stato non permettono le assunzioni. Probabilmente, dato che lo Stato italiano non ha mai versato realmente i contributi all’Inps per i dipendenti pubblici ma li ha solo classificati come “scambio di foglietti fra due enti pubblici”, al momento di mandare in pensione gli insegnanti l’inps avrà delle grosse difficoltà a trovare il finanziamento. Non avrà infatti  fondi a sufficienza per garantire le pensioni private e quelle pubbliche. Assumerne degli altri insegnanti e mandare in pensione quelli in servizio è un’operazione matematicamente impossibile per il governo Renzi.

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Anche secondo la Lega Nord, Matteo Renzi ha raccontato delle balle colossali. Le dichiarazioni inviate alla stampa da parte del  capogruppo della Lega Nord al Senato Gian Marco Centinaio ne sono la conferma. ” Renzi ha promesso assunzioni di massa nel comparto scuola, dando a migliaia di precari la speranza del posto fisso. Peccato li abbia solo illusi. Questi lavoratori si sono purtroppo trovati con un pugno di mosche in mano come accade sempre con le pseudo riforme di questo governo. Grazie al premier-segretario, il Pd ha perso una grossa fetta del proprio elettorato. Tra i primi a capire le balle di Renzi ci sono proprio gli insegnanti che si stanno giustamente rivoltando contro il governo e sono in mobilitazione permanente”.

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E il Pd? La sensazione che le scelte di Renzi siano state mal digerite dalla base degli elettori del partito democratico è presente. Anche fra loro ci sono esodati e tanti dipendenti pubblici, specialmente tanti insegnanti che sono in mobilitazione contro il governo.

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Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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