La cucina di DanielaCucinaMagazine

Charlotte alla milanese

Questo è uno dei più classici dolci della cucina meneghina e era presente sulle tavole familiare ad ogni ricorrenza. D’inverno era più buono perché le mele renette si raggrinzivano e diventavano più dolci.

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Charlotte alla milanese (foto di Sven Teschke)Se non avete le mele renette non fate il dolce, con le altre mele non viene così bene.
Charlotte alla milanese
Ingredienti:
mele renette kg. 1
zucchero semolato gr. 200
uvetta sultanina gr. 80
pinoli gr. 50
un limone – burro – pane francese raffermo – vino bianco secco – Rum di ottima qualità.
Mettere l’uvetta in acqua tiepida e lasciarvela per una ventina di minuti, poi scolarla, strizzarla e farla leggermente asciugare su carta da cucina.

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Tagliare a fettine sottili il pane. Pelare le mele, levare il torsolo e tagliarle a fette spesse mettendole in un tegame, cospargerle con 150 gr. di zucchero, tre quarti di bicchiere di vino, la scorza del limone, poi coprire a fillo con acqua e far cuocere al dente. Scolarle e farle asciugare su carta da cucina. Mettere una grossa noce di burro (circa 40/50 grammi) in una ciotola, aggiungere lo zucchero rimasto e mescolarli ottenendo una crema. Usando un pennello spalmare metà del composto all’interno di uno stampo da charlotte (rotondo con il buco centrale), poi foderarlo con le fettine di pane e riempirlo con le mele alternate a uvetta e pinoli spruzzando ogni strato con poco liquore. Terminare con uno strato di pane su cui si spalmerà la crema di burro rimsta. Passare in forno già caldo a 180° per circa un’ora. Toglierlo dal forno, rovesciarlu su un piatto da portata resistente al calore, bagnare il dolce con il Rum e dargli fuoco. Appena le fiamme saranno spente tagliarlo a fette e servirlo bollente.

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la scala Rho b&b

Nota della redazione
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Daniela Mari Griner

Daniela Mari Griner è nata a Milano ma vive da sempre a Casorezzo. Si è sempre interessata di cucina, milanese e lombarda in particolare, grazie alle nonne, al nonno materno e ai genitori, mamma cuoca sopraffina e papà ottimo assaggiatore. Finito il liceo classico e iniziata l’Università, abbandona questa per dedicarsi alla sua passione, la cucina appunto, e ha la grande fortuna di venire assunta come redattrice nella più prestigiosa rivista di cucina “La Cucina Italiana”, allora sotto la guida delle mitiche sorelle Gosetti. Qui partecipa alla stesura delle ricette, sia innovative sia tradizionali, alla ricerca delle radici delle stesse e sviluppa la sua conoscenza della cucina di Milano e del territorio circostante, conoscenza e ricerca che proseguono anche dopo aver lasciato la rivista e che continuano nel tempo sino ai giorni nostri

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