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Il PD di Magenta e il suo terrore delle ronde

Il PD e il suo terrore delle rondeIl tema della sicurezza è diventato prioritario nell’altomilanese. Spesso sono i cittadini, più che le amministrazioni, ad organizzarsi in associazioni, comitati e sotto altre forme per trovare metodi di difesa dai numerosissimi furti in appartamento, dagli scippi e da tantissimi altri reati che sono diventati comuni anche in paesi che fino a questo momento non erano stati toccati dalla delinquenza. Il Censis, l’istituto ce si occupa della statistica a livello nazionale  parla di una aumento dei furti in appartamento del 127% negli ultimi 10 anni.  E’ una percentuale sparsa per tutta la penisola, ma sappiamo bene come a maggior parte dei furti avvenga nelle Regioni del nord. A Magenta, come Ossona, come in altri comuni, i furti e i tentativi di furti negli ultimi mesi sono diventati parecchi e le richieste dei cittadini per avere degli interventi sono molto forti. Sono pressioni e aspettative che si scontrano però con il buonismo e con una forma di ipocrisia delle amministrazioni comunali formate da persone che hanno aderito al PD e che fanno una gran fatica a riconoscere e a intervenire nella situazione.

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Il segretario del partito democratico di Magenta, Fabio Longo, ha risposto alle domande di un’ intervista pubbliata su Ticino Notizie,  che riguardava i problemi sollevati dai magentini in merito alla sicurezza.“Il problema esiste” ha dichiarato Longo “e merita di essere affrontato con grande attenzione e serietà, senza lasciarsi prendere da isterismi collettivi o strumentalizzando paura e rabbia delle persone a fini propagandistici. Militarizzare la città, come proposto da esponenti del centrodestra locale, o costituire ronde di cittadini pronti a vestire gli improbabili panni di sceriffo, per intenderci, non è la soluzione.” Il partito democratico è davvero spaventato dalle ronde autogestite dai cittadini, ed è chiaro che le usa come uno spauracchio, dando al nome una connotazione negativa, quando invece còi che fanno i cittadini nel fare le ronde è solo mostrare la presenza in giro e chiamare immediatamente le forze dell’ordine nel momento in cui vedono qualcosa di sospetto. Insomma, i cittadini che vanno in giro, di ronda, o di vasca, o passeggiando o in qualsiasi altro modo, sono criminalizzati e indicati come gente che vuol fare lo sceriffo, invece di essere indicati come ottime persone, quali sono, che volontariamente cercando di evitare che il proprio paese diventi una terra di nessuno.

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“Ridurre il concetto di sicurezza a interventi di pura repressione del crimine sarebbe sbagliato e controproducente” continua Longo. “Parlare di sicurezza significa, innanzitutto, promuovere la cultura della legalità, a cominciare dalle scuole, interrogarsi su come i cittadini possano prendere pieno possesso degli spazi urbani e collaborare in prima persona al miglioramento della qualità della vita, con la consapevolezza di poter contare su un aiuto tempestivo in caso di pericolo.”
Oh adesso basta, vien da commentare leggendo le sue parole. Certo che ci vuole la cultura della legalità, ma non è certamente andando a spiegarla a chi già la ha che si riesce ad evitare che i cittadini siano depredati con regolarità da chi non ha la cultura della legalità e non pensa nemmeno lontanamente ad acquisirla. Però in seguito il segretario sembra accondiscendere alle richieste di organizzare i cittadini per il controllo del vicinato e del territorio.

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“Fondamentali in termini di prevenzione risultano, perciò, il coinvolgimento diretto dei cittadini e un efficace coordinamento tra tutte le forze dell’ordine presenti sul territorio.” dice ancora, ma è la frase seguente che lascia perplessi. “Spesso si tende a dimenticare che la lotta al crimine non rientra tra le funzioni principali della Polizia Locale, che è prima di tutto chiamata a regolare la viabilità, svolgere compiti di polizia commerciale e effettuare controlli amministrativi.”  Lo parole del segretario sono politicamente imbarazzanti. La polizia locale è armata. Normalmente chi fa controlli amminisitrativi e viabilità non ha bisogno di una pistola e di andare a esercitarsi al tiro a segno almeno due volte l’anno. Se fosse vero quello che dice il segretario del PD , dalle pagine di Ticinonotizie, vorrebbe dire che la polizia locale è costretta a girare armata per fare multe e per riscuotere l’affitto delle piazzole del mercato. Meno male che Longo si contraddice immediatamente dopo, “Malgrado la scarsità di risorse e la carenza di personale, con un organico di 20 agenti oggi la Polizia Locale di Magenta riesce, comunque, a garantire il presidio della città con tre pattuglie operative per ogni turno. Da tempo è attivo il servizio “Pattuglie di Quartiere”, che nel 2014 hanno raccolto oltre 450 segnalazioni da parte dei cittadini.” L’intervista al segretario cittadino del Pd di Magenta è ancora molto lunga, ma il discorso che fa è molto chiaro. Non gli piace l’idea che i cittadini si organizzino per ottenere  sicurezza, rendendo palese il fatto che l’amministrazione comunale non riesce a garantirla.  La vedono così a sinistra. vedono i cittadini come sudditi invece che come attori principali della democrazia e non riconoscono il diritto inalienabile alla difesa, però sembrano aver accettato, anche a Magenta, il minimo sindacale. Il controllo del territorio del Vicinato  “niente ronde o caccia al ladro fai-da-te, ma la formazione di gruppi di cittadini che osservano” descrive Longo senza rendersi conto che ciò che fanno i cittadini è esattamente quello che fanno i  cittadini che passeggiano, fanno vasche in macchina e fanno ronde, ma indicato con un altro nome.

Nota della redazione
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Alessandra Gornati portulaca

Alessandra Gornati

Mi piace leggere, mi piace scrivere, ma amo la privacy. Vivo in un piccolo Comune, e questo mi condiziona. Si potrebbe dire che amo parlare di quello che capita agli altri, ma se parlano di me, mi sembra di mettermi in mostra e sono in imbarazzo. Pensa a me come ad una donna timida e invisibile, senza misteri ma molto ricca nell'anima. Quello che do al mondo, lo do con le mie parole.

Un pensiero su “Il PD di Magenta e il suo terrore delle ronde

  • invece di fare le ronde aggiustate le strade che fanno pietà magenta nn è telawiv

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