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Se il Giornale di Corsico è usato per la propaganda…

Il Comune di Corsico (Milano) è stato, finora, governato dalla sinistra, più precisamente dal PD, e ha un giornale Comunale, il Giornale di Corsico, su cui ogni capogruppo eletto può, mensilmente, fare un articoletto per comunicare ai cittadini le attività amministrative. L’ultimo numero è uscito ai primi di marzo 2015, e si è reso protagonista di un episodio che merita di essere raccontato per “sputtanare” (scusate la parolaccia) le sinistre.

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Vi avviso: questo articolo sarà pieno zeppo di parolacce, per le quali puntualmente chiederò scusa. Lo faccio apposta. Sono leghista e mi danno della razzista, della xenofoba, della brutta, cattiva e ignorante un giorno si e l’altro anche. Ogni tanto vorrei  meritare almeno un pochino tutte queste ingiurie e oggi farò del mio meglio (nei limiti della decenza).

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cambiamenti. Social journalism

Tornando a bomba ( un po’ di violenza e terrorismo non guasta), sull’ultimo numero del Giornale di Corsico c’è l’articolo del gruppo Insieme per Corsico che rappresenta i soliti noti: UDC, Verdi e patto civico di Ambrosoli (Pd in Regione Lombardia).

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“Chi non la pensa come me è xenofobo e razzista…”

Tralasciando i facili e acidi commenti sull’espressività dell’ articoletto in cui si parla di Corsico come di una “città contendibile” e ci si gloria dell’aver basato la propria azione politica sull’impedire alla maggioranza di costruire il municipio (!?), ci si può concentrare sul succo del contenuto. Il concetto base espresso dall’autore è che la Lega Nord sarebbe razzista e xenofoba, il centrodestra anche e lo diventeranno anche tutti quelli che oseranno trovare un accordo progettuale con la coalizione che sosterrà il candidato sindaco Filippo Errante.

Il concetto seguente è altrettanto spettacolare: il pericolo imminente che corre Corsico, quello che tutti i cittadini devono temere come devastante, non è l’aumento della criminalità o la mancanza di manutenzione di strade ed edifici pubblici o ancora, la disoccupazione, ma è la frammentazione delle liste che si presentano alle elezioni amministrative. L’articolo si conclude con una serie di “indecenti marchette” (scusatemi) autoreferenziali al proprio candidato sindaco, che non è lo stesso del PD.

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Il Pd cade dall’albero del Tempo delle Mele

A fianco di questa (scusatemi un’altra volta il termine politicamente scorrettissimo) “cagata pazzesca” c’è l’articolo del capogruppo del PD, che sembra cadere dall’ “albero del tempo delle mele”,  fa finta di niente e si guarda bene dall’intervenire se non per concludere il suo articoletto scrivendo: “Confidiamo si possa andare avanti insieme anche nel futuro.”

Siete un po’ confusi? Lo ero anche io. Credevo che Maria Ferrucci fosse la candidata del PD per le prossime elezioni amministrative, e che la sinistra la sostenesse. Poi però ho capito, e mi sono girate vorticosamente le balle (mi scuso, anche perchè sono una donna). Tra un atteggiamento “tafaziano” e una posizione politica da “rincoglioniti cronici” (scusate il termine, ma certe volte non si riesce proprio a trovare la parola politicamente corretta per definire certe prese di posizione del PD e della sinistra lombardi), ora c’è anche il dubbio che siano in malafede. E’ difficile capire quale dei tre casi sia quello in cui si trova la sinistra a Corsico.

Già, perchè il direttore della testata Giornale di Corsico, che ne ha la responsabilità e che sicuramente legge i testi prima che vadano in stampa, è lo stesso sindaco uscente del Pd e novello candidato sindaco proposto dal PD, Maria Ferrucci.  Farsi delle domande è quindi ovvio: “Perchè il sindaco di Corsico non ha preso la palla al balzo e non ha censurato le offese (a rischio di denuncia) contro la Lega Nord, espresse dal suo oppositore interno, quello che stavolta gli porterà via una bella fetta di elettorato? Ma non sarà mica che il sindaco di Corsico gioca a tennis da solo, saltando da un campo all’altro? Da quello della maggioranza a quello dell’opposizione interna e ritorno?”

Se le danno di santa ragione, ma poi…

Un’immagine divertente ma che potrebbe nascondere un malizioso gioco delle parti. Si, perchè mentre Insieme per Corsico sembra darle di santa ragione al sindaco e alla maggioranza del PD, in realtà ha solo fatto passare l’idea, senza che si possa replicare, che la Lega Nord e il centrodestra sono brutti e cattivi (e dicono le parolacce). Sui problemi concreti della gente, i membri della sinistra e del PD (lombardi e non) non possono dire una sola parola senza arrossire e, siccome lo sanno, le parole le fanno dire a formazioni come Insieme per Corsico. Il giochino è quello del ballottaggio finale. Anche se si presentano due liste contrapposte, il consiglio comunale si forma al primo turno di votazione con l’elezione dei consiglieri.

Quando la smetteranno di prendere per il culo (ops! Scusa, scusa, scusa) la gente? Come finirà ve lo dicono già tra le righe. Al ballottaggio ci dovrà pur essere almeno un candidato di sinistra (PD o Insieme per Corsico) e, nonostante tutto, racconteranno che “per evitare il devastante pericolo del frazionamento delle liste, faranno l’apparentamento e continueranno insieme anche in futuro” Naturalmente, in cambio di qualche assessorato, ma solo per poter controllare meglio la situazione e per impedire che il PD continui a navigare a vista o tenti di costruire un municipio. E chi fa domande su strade, criminalità, furti in appartamento, scippi, truffe e disoccupazione, è razzista, xenofobo, brutto, cattivo e leghista. (fonte: il giornale di Corsico)

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.

Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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