PoliticaCronaca Lombardia

Una bandiera e una fascia per la Lombardia indipendente

Raggiunto l’accordo del centrodestra sulla bandiera della Lombardia. E’ una giornata particolare.

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In Regione Lombardia la maggioranza di centrodestra ha raggiunto un accordo sulla presentazione di un progetto di legge sulla Bandiera della Lombardia.
Diventerà probabilmente operativo prima dell’inaugurazione di Expo, e che permetterà alla regione Lombardia di adottare una bandiera istituzionale, che vedete nella foto, una bandiera storica dell’inquartato insubre con il biscione di Milano e la l’aquila a due teste, e una fascia destinata al governatore, da indossare nelle occasioni ufficiali e che ovviamente in futuro potrà essere utilizzata anche dai sindaci dei Comuni Lombardi.

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Il commento del vicepresidente del consiglio regionale Fabrizio Cecchetti

“La presentazione da parte della maggioranza di una bandiera unitaria per la Lombardia e’ un’ottima notizia. In poco tempo può diventare ufficialmente il nuovo vessillo regionale. L’adozione della bandiera e’ prevista dal nostro Statuto d’Autonomia approvato ormai sei anni fa. E’ giusto perciò adempiere alla nostra carta fondamentale, anche perchè la Lombardia ad oggi e’ l’unica tra le Regioni del Paese e delle grandi realtà regionali europee a non aver un proprio drappo riconosciuto. Con l’accordo dei gruppi di maggioranza la nuova bandiera regionale potrà essere approvata celermente dal Consiglio prima di Expo, in modo da far conoscere i nostri simboli al Mondo intero”. Questo è il contenuto di un comunicato stampa inviato dal vicepresidente del consiglio della Regione Lombardia Fabrizio Cecchetti.

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Il referendum per l’autonomia di regione Lombardia

Nelle scorse settimane è stata approvato in consiglio regionale l’indizione del referendum per ottenere l’autonomia della Regione Lombardia, che porterà i lombardi ad esprimersi sulla loro voglia di autoamministrarsi, e di arrivare alla realizzazione del programma elettorale trattenendo in lombardia il 75% delle tasse. Si parla di autonomia ma si sa che trattenere 50 miliardi di euro in più delle  tasse  pagate in Lombardia dai lombardi, significa diminuire notevolmente il potere del governo Renzi o mandarlo addirittura all’aria. Che la si chiami indipendenza, autonomia, autodeterminazione o statuto speciale non ha una grande rilevanza, quindi. La parte davvero rilevante è l’occasione che hanno i lombardi per fare i loro interessi piuttosto di quelli di equitalia e dei politici centralisti.

Matteo Salvini torna a parlare di Padania

Nella stessa giornata si è anche tornati anche a parlare di Padania e della sua indipendenza. Due argomenti che non sono mai stati abbandonati dalla Lega Nord che li mantiene ben saldi nei suoi fini statutari ma che non erano molto presenti negli ultimi mesi. Matteo Salvini ha annunciato infatti un grosso progetto con l’ideologo dell’indipendentismo padano Gilberto Oneto. C’è chi si chiede come sia possibile che la Lega Nord vada a sud, faccia alleanze con forze che si sa sono fortemente italianiste e a destra e nel contempo parli e faccia progetti di indipendenza della Padania. Non è incongruenza, anzi, è la via del completamento del progetto federalista.

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Raffaele Cattaneo dell’NCD di Alfano prende una topica

I fatti di questa lunga giornata politica sono stati molti. Raffaele Cattaneo, il presidente del Consiglio della Regione Lombardia, unico componente della maggioranza ad aver votato contro il referendum per l’autonomia e esponente del nuovo partito NCD di Angelino Alfano, in visita all’agenzia di stampa Ansa ha dichiarato che, secondo lui, potenzialmente la situazione di Roberto Maroni nella Lega Nord potrebbe ricalcare quella di Flavio Tosi dato che la sua è una Lega di governo diversa da quella populista del segretario Matteo Salvini. ”Mi auguro di no, ma potenzialmente sì” ha detto. La proposta di adottare la bandiera lombarda da parte di tutta la maggioranza di centrodestra è arrivata quasi in risposta a questa topica grossolana presa dal presidente. Politicamente è come se gli avessero consegnato un tapiro: ha tentato una timida operazione di divisione e di analisi politica, ed è stato smentito dai fatti quasi prima ancora che finisse di parlare.

E a Ossona come sono viste queste vicende?

La scorsa settimana mi è arrivato a casa l’invito dell’amministrazione comunale firmato dal sindaco e dall’assessore Gussoni a partecipare con il mio gonfalone alla festa nazionale dell’unità d’Italia. L’indirizzo cui è giunto è quello della associazione che ancora oggi presiedo: gli Orsetti padani, associazione che più indipendentista non si può. Direi quindi che la linea politica dell’amministrazione comunale di Ossona è quella della topica presa dall’adepto di Angelino Alfano,  causata da una visione anacronistica dell’attualità. Sarà piuttosto interessante vedere come voterà la maggioranza nel momento, ormai prossimo, in cui i Comuni lombardi saranno chiamati a approvare gli ordini del giorno sull’autonomia e sulla bandiera della Lombardia.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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