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Pierluca Oldani agli altri sindaci. Insieme contro l’eternit

Casorezzo – Si credeva che il problema causato dalla richiesta di fare una a discarica di Eternit e Amianto fra i comuni di Casorezzo e Busto Garolfo si fosse chiusa con il rifiuto della conferenza dei servizi dello scorso 13 gennaio, invece, che si basava su una regola inderogabile: la troppa vicinanza dela case. Come vi abbiamo raccontato qualche girono fa, invece, le cose non sono propriamente andate così e alla ditta Solter sono stati concessi altri giorni per fornire delle osservazioni che, teoricamente, dovrebbero far cambiare idea alla Regione Lombardia. Una cosa che a prima vista sembra assurda, visto che c’era stato un rifiuto in base a un regolamento.

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Abbiamo chiesto a Pierluca Oldani, sindaco di Casorezzo, quale sia il problema, oggi.

Pierluca Oldani: “Il problema è semplice: ci sono aziende che hanno interessi contrapposti. Solter ha interesse a riempire la cava di amianto, invece le “aziende” dei comuni hanno come “core business” la tutela della salute dei Cittadini e quella del territorio. E’ chiaro che i due obbiettivi non sono conciliabili, così come è ovvio che ciascuna delle parti tenda a far prevalere il proprio.
L’alternativa è che si trovi un altro tipo di materiale con cui riempire le aree escavate. Noi abbiamo alcune proposte. Ma è chiaro che le cifre in gioco sono inferiori a quelle che farebbe guadagnare l’amianto.
Noi tuttavia pensiamo che la salute dei Cittadini e il nostro territorio valgano ben più di qualsiasi cifra e di qualche posto di lavoro. E siamo certi che anche le forze politiche della nostra zona condividono questi valori. Chi amministra la cosa pubblica, qualunque sia il livello istituzionale, deve avere a cuore prima di tutto il bene dei Cittadini e la cura del proprio territorio. Ecco perché non è più accettabile che vengano interrate, a due passi da dove si vive, sostanze dannose. Siamo disposti a dare il nostro contributo per cercare soluzioni diverse per risolvere il problema dell’amianto, fermo restando però che non debbano essere danneggiati né la salute delle persone né tantomeno l’ambiente in cui vivono.”

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La regione Lombardia entro il 2016 dovrà smaltire moltissimo eternit e amianto. Il rischio sembra essere quello che qualcuno dovrà per forza prendersi l’amianto sul suo territorio…

Pierluca Oldani: “Sappiamo che esistono tecnologie sperimentali per lo smaltimento dell’amianto. Tuttavia sono ancora molto costose. Probabilmente, al momento, la soluzione più economica è quella di immagazzinare i Rifiuti contenenti amianto nelle gallerie inutilizzate: ferroviarie, stradali o nelle vecchie miniere. Perché in qui luoghi le pareti di roccia garantirebbero una maggior tenuta. I terreni delle nostre cave invece sono di sabbia e ghiaia, quindi le fibre di amianto, col tempo, finirebbero nella falda acquifera, cioè nell’acqua che beviamo tutti i giorni. Questo significa che la questione non riguarda solo i comuni di Casorezzo e Busto Garolfo, ma tutti quelli a valle, fino a Magenta. Sono certo che presto anche loro si faranno sentire per evitare questo pericolo.”

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Pierluca Oldani si è quindi rivolto ai sindaci del magentino, i cui cittadini stanno correndo gli stessi rischi di quelli di Busto Garolfo e di  Casorezzo, per unire le forze, anche se sembrano davvero poco informati sul pericolo che si sta correndo. Eppure, se la discarica sarà realizzata ci troveremo, tutti noi abitanti dell’altomilanese e i nostri nipoti, di fronte a  un disastro ecologico cui non si potrà rimediare probabilmente per secoli. L’acqua della falda acquifera che scorre sotto i nostri paesi la beviamo tutti e che il mesotelioma si causato dall’amianto, anche ingerito, è un dato che nessuno può contestare.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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