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Sms di Shakespeare per San Valentino crea falso allarme

Magenta – Essere troppo romantici e con troppa cultura può creare dei problemi e questa storia accaduta il giorno di San Valentino a due fidanzatini ne è la dimostrazione. Non si possono fare i nomi e non si può dire esattamente dove è successa, ma la storia è talmente carina che si deve raccontare.

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Lui è un giovane studente, all’ultimo anno del liceo classico, 19 anni appena compiuti, un romantico dall’animo poetico, lei una graziosa ragazza che frequenta un istituto tecnico milanese, ha 17 anni e nel pomeriggio, dopo la scuola lavora come commessa nel negozio della madre. Gli studenti hanno pochi soldi, si sa, e il nostro Romeo ha pensato di compensare la mancanza di un regalo costoso con la ricerca raffinata della giusta frase d’amore per l’sms di auguri di San Valentino.

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cambiamenti. Social journalism

Trova ciò che fa al caso suo proprio nel romanzo d’amore per eccellenza di William Shakespeare e, con impegno scrive sul telefono cellulare: “Il pericolo è più nei tuoi occhi che non in venti delle loro spade: se mi guardi con dolcezza, sarò forte contro il loro odio. Ma se non mi ami, lascia che mi trovino. Meglio che il loro odio tolga la mia vita, e non che la tardi senza il tuo amore.” Poi, convinto, clicca sul tasto di invio.

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D’altra parte, Giulietta legge l’sms e, invece di intenerirsi e cercare la risposta adeguata, è presa dal panico. Non ha riconosciuto la citazione romantica e ha pensato che il fidanzatino volesse togliersi la vita. Quindi chiama immediatamente il 118 e li prega di correre in aiuto del suo ragazzo.  Nemmeno al 118 hanno riconosciuto la citazione da Shakespeare e l’allarme è partito. Romeo è stato decisamente stupito quando i carabinieri hanno suonato al suo campanello e hanno chiesto di lui a sua madre, che è corsa nella sua cameretta a controllare come stava, seguita dai due militari in divisa.

Dopo il primo momento di spiegazioni via telefono cellulare, il giovanissimo innamorato è corso a raggiungere la sua Giulietta per rassicurarla. La madre ha allungato le chiavi della macchina, e anche i soldi per un mazzo di fiori e una pizza. “Meglio che si dicano le frasi prese dai romanzi Shakespeare di persona. Altrimenti è pericoloso”. Ha detto la madre del ragazzo “quando ho capito cosa era successo mi sono spaventata. Ho temuto per la vita dei ragazzi. Nel romanzo era successa quasi la stessa cosa; un messaggino mal interpretato, un altro andato perduto, e una tragedia evitabilissima si è consumata”.

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Per certi tipi di ragazzi è più rischioso studiare letteratura per l’esame di maturità dell’avere a disposizione le chiavi dell’automobile al sabato sera.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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