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Kobane, dove i Curdi resistono

I curdi stanno dando al mondo un’altra grande prova della tenacia di questo popolo, resistendo dal 16 settembre al tentativo dei miliziani dell’ISIS di conquistare la città di Kobane, nel nord della Siria e a ridosso del confine turco.

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 I mille Peshmerga della Milizia di Autodifesa Curda sono riusciti anche a lanciare un contrattacco contro gli islamisti grazie a cinque raid aerei della Coalizione. La soddisfazione per il mondo civile però è un altra: Mayssa Abdo, comandante delle forze curde è una donna di quarant’anni, come sono donne molti Phesmerga che attivamente combattono lo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante fin dalla sua comparsa. Fra queste ricordiamo Ceylan Ozalp, combattente curda di 19 anni, fattasi esplodere per non cadere nelle mani dell’ISIS una volta terminate le munizioni, oppure Arin Mirkan, che finendo nella stessa maniera è riuscita ad uccidere una ventina di islamisti.

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Kobane, dove i Curdi resistono: Ceylan Ozalp

Nonostante l’apparente indifferenza della Turchia che cura nei propri ospedali i miliziani dell’ISIS e non permette ai curdi residenti in Turchia di andare a difendere la Civiltà con i loro “connazionali” Peshmerga, nuovi rifornimenti di munizioni recentemente ricevuti probabilmente permetteranno ai curdi di liberare Kobane prossimamente. Tuttavia una preoccupante possibilità si sta concretizzando in queste ore: alcuni piloti militari iracheni passati agli islamisti starebbero addestrando nuovi piloti in un aerodromo nella provincia di Aleppo utilizzando almeno tre aerei da caccia catturati all’esercito regolare siriano.

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Nello stesso tempo il Sunday Times riferisce di una squadra SAS (Special Air Service, le forze speciali britanniche) pronta a catturare John jihadista, il boia dei video delle decapitazioni degli ostaggi che ha sfidato il Presidente americano Obama ed il Primo Ministro inglese Cameron. Infine è stato riconosciuto fra i miliziani dell’ISIS abbattuti Nidhal Selmi, ex calciatore professionista della nazionale tunisina, dando una dimostrazione di come questi nuovi jihadisti siano riusciti ad offuscare il buonsenso anche delle persone più “occidentalizzate”.

Nota della redazione
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Cristopher Venegoni

Sono nato e cresciuto tra Arluno e Ossona e studio giurisprudenza. la mia passione sono gli aerei e il volo, per questo sono guida volontaria al Museo di Volandia, Varese.

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