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L’assessore Giovanni Oldani e la piazzola ecologica

Un altro assessore della nuova Giunta dell’amministrazione comunale di Ossona è Giovanni Oldani: le sue deleghe sono Ambiente, istruzione, cultura e expo. La costruzione della piazzola ecologica è fra i suoi compiti.

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Anche se la giunta è nuova, Giovanni Oldani è un assessore al terzo mandato, sono cioè 10 anni che fa l’assessore all’Ambiente a Ossona, anche se è la prima volta che è eletto in consiglio comunale con Incontro. Difatti, generalmente, era l’assessore esterno e non lo mettevano mai in lista. E’ un ingegnere, una persona educata che riesce a non espellere energie negative nemmeno quando si arrabbia.

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Il massimo di veemenza che gli abbia mai visto esprimere consisteva in alcuni sbuffi. Davvero una persona controllata.
Ha una bella famiglia e un carattere così controllato che in tanti anni non sono riuscita a capire se vota a destra o a sinistra. Certamente, però, non vota per la Lega nord: di questo sono sicura.
Giovanni Oldani è una persona ragionevole e simpatica, ed è una compagnia piacevolissima in moltissime occasioni.

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L’attività come assessore

Il suo peccato è il suo assessorato all’ Ambiente. Negli ultimi 10 anni si è dedicato soprattutto dell’organizzazione della raccolta dei rifiuti alla costruzione della piattaforma ecologica e che non è riuscito a realizzare. Giovanni Oldani, sin dal 2004, aveva deciso di costruirne una nuova, al posto dell’attuale che si trova in un posizione davvero poco adatta, in centro paese, praticamente a ridosso del parchetto dei bambini, e che usufruisce delle autorizzazioni dell’ASL solo perché provvisoria.

Durante i 10 anni del mandato di Giovanni Oldani, come assessore all’ambiente,  la nuova piazzola ecologica, o ecocentro, in progettazione ha cambiato posto almeno una volta all’anno fino ad arenarsi ultimamente dalle parti di Via Verdi, in zona Asmonte. Infatti si diceva che Ossona era un paese originale che aveva in progetto una piazzola ecologica itinerante al posto di quella provvisoria che esiste da 15 anni.

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Un altro suo peccato è quello di non esser mai stato in grado di ridurre i costi della raccolta rifiuti, di migliorare la raccolta differenziata e quello di non essere mai riuscito a tenere sotto controllo le tassa sui rifiuti che a Ossona è carissima. Nella scorsa amministrazione era il terzo assessore al territorio, insieme a Maurizio Savio e a Orietta Pastori, per una questione di equilibri politici interni. Però ha organizzato la distribuzione di humus una volta all’anno.

Salvati dalla piazzola ecologica

La piazzola ecologica, o ecocentro, di Ossona è diventata una specie di mantra. Ogni anno e a ogni presentazione del piano triennale dei lavori pubblici, la piazzola era iscritta e poi pochi mesi dopo regolarmente spostata all’anno seguente. Ho trovato tracce della piazzola ecologica persino tra le motivazioni di una Sentenza del tribunale della Corte dei Conti della Lombardia, dello scorso ottobre, la 243/2013, che assolve tutto la Giunta Incontro dall’accusa di danno erariale per circa 9mila euro.

L’accusa che la procura della repubblica aveva mosso a Luigi Dell’Acqua, a Giovanni Oldani, a Pier Luigi Gussoni e agli altri componenti della Giunta comunale di allora, compresa Cinzia Meda che era stata assessore solo per pochi mesi, era di aver dato in affidamento ad un professionista esterno la progettazione del rifacimento della casa delle associazioni di piazza Aldo Moro pur non sussistendo nessuna urgenza e pur avendo il Comune un ufficio tecnico in grado di eseguire la progettazione ad un costo decisamente inferiore. Inoltre, questo professionista esterno era parente di uno dei componenti della giunta.

Il processo iniziò nel 2005 ed è finito a ottobre con l’assoluzione degli imputati. La motivazione dell’assoluzione è che l’ufficio tecnico non poteva far il progetto della ristrutturazione della casa delle associazioni perché già impegnato a progettare la piazzola ecologica. Lo so che è una sentenza della Corte dei Conti che lascia un po’ perplessi, e pone dei dubbi sull’ufficio tecnico di Ossona, visto che a quasi 10 anni dai fatti la progettazione della piazzola ecologica è stata affidata a dei professionisti esterni al Comune.

Oltre a ciò, nel 2005 non si sapeva ancora dove sarebbe stata posizionata e quindi era assolutamente impossibile che vi fosse chi lavorava alla sua progettazione. Secondo me, il giudice della Corte dei Conti, dopo un costoso processo durato quasi 9 anni e in vista delle elezioni amministrative del 2014, vedendo chiaramente che si trattava di brave persone e non di disonesti, ha deciso di mettersi una mano sulla coscienza e li ha assolti accettando per vera una cosa che chiaramente ha ancora parecchi contorni confusi.

Torniamo all’ assessore Giovanni Oldani e alla sua piazzola ecologica

L’ultima volta che si è parlato della piazzola ecologica erano iniziati gli espropri dell’area di via Verdi. In un certo periodo si era parlato di costruzione e finanziamento della piazzola da parte dell’Asm, che l’avrebbe costruita e gestita. Solo che l’area in esproprio era circa due volte più grande rispetto a quello che sembrava essere l’ultimo progetto reso pubblico.

Insomma, dice che questa è la volta buona e la piazzola si fa. In ogni caso, Giovanni Oldani ha raggiunto un suo successo personale, risultando il consigliere comunale più votato, anche se per costruire una spianata di cemento recintata su cui mettere i cassoni per la raccolta differenziata ci metterà più di 10 anni.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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