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Farmaci salvavita: un’estate difficile per i disabili di Ossona e Casorezzo

E’ una lunga e difficile estate per gli anziani e i disabili che abitano ad Ossona e a Casorezzo che hanno avuto grandi difficoltà a trovare i loro farmaci salvavita a  causa della contemporanea chiusura delle due uniche farmacie dei due Comuni per tutto il mese di agosto.

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I due Comuni hanno i centri del paese confinanti e ognuna delle due farmacie può essere facilmente raggiunta a piedi o in bicicletta anche da disabili e anziani che non hanno a loro disposizione un’automobile che permetta loro di raggiungere i centri più lontani.

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Nel periodo estivo, le farmacie aperte più vicine sono a Magenta, ad Arluno e a Busto Garolfo; questi sono tutti paesi piuttosto grandi che hanno almeno due farmacie ciascuno, ma  sono anche Comuni poco raggiungibili dagli abitanti dei due piccoli comuni dell’ Altomilanese, Ossona e Casorezzo che invece, hanno una sola farmacia ciascuno.

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Cercare i farmaci salvavita può diventare un problema

La chiusura contemporanea delle due farmacie per un intero mese ha messo in difficoltà gli anziani e i disabili persino nel reperimento dei farmaci salvavita, come ad esempio l’insulina per i diabetici che, spesso e soprattutto se anziani, hanno avuto delle grandi difficoltà a reperire i loro medicinali.

Senza voler dare la colpa a nessuno per questo disservizio che ha messo a rischio la vita di alcuni ammalati, alcuni cittadini dei due comuni hanno fatto notare che nessuna delle due amministrazioni ha avvisato i loro cittadini che in agosto ci sarebbe stata la chiusura della farmacia nè si è preoccupata di organizzare un servizio di consegna dei farmaci salvavita a domicilio, per quegli anziani e per quei disabili che non sono in grado di procurarseli da soli, non guidando o non potendo muoversi.

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Per rendersi conto di quanto sia stata pesante la chiusura contemporanea delle due farmacia basta passare qualche ora negli studi dei medici di base nei due Comuni e ascoltare le lamentele disperate degli utenti.

Sempre senza voler accusare nessuno, non sarebbe stato difficile, per ciascuno dei due Comuni, proporsi come mediatore per evitare la chiusura contemporanea delle due farmacie, oppure per organizzare un servizio di consegna di farmaci, magari facendosi aiutare dai dei volontari che evitassero di mettere a rischio la vita delle persone. (Fonte foto:  renatobarlduzzi.com )

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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