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Ossona, in piazza Litta arriva la Befana con la Proloco Morus Nigra

La proloco Morus Nigra ha organizzato per il 5 gennaio 2013 la giornata di attesa della Befana che arriverà ad Ossona, come negli altri paesi, nella notte fra il 5 e il 6 di gennaio 2013. La proloco  tenterà di coinvolgere tutto il paese in questa attesa e ha proposto agli ossonesi di esporre le calze della befana da mercoledì 2 gennaio fino al 6 gennaio. Non ci si deve aspettare però che siano riempite di dolci, perchè lo saranno solo quelle dei bambini che parteciperanno alla festa.

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Il programma prevede il ritrovo in piazza Litta a Ossona per le 15, travestiti da Befane,  e alle 15 30 la distribuzioni di dolciumi e delle calze ai bambini. La protezione civile Ali Bianche appenderà una enorme calza ripiena di palloncini colorati sulla torre dell’acquedotto mente alle 16.30 ci sarà un rinfresco per tutti i partecipanti.

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Sarà estremamente divertente per i bambini e per i partecipanti anche se è stato considerato solo l’aspetto meno tradizionale della festa dell’Epifania, che è invece una festa ricca di curiosità e di significati tradizionali e religiosi, come l’arrivo dei re Magi alla capanna di Betlemme e il riconoscimento di Gesù come Re, oppure come l’anticipazione della festa della Giobia che cade l’ultimo giovedì di gennaio e del falò di Sant’Antonio del 17 gennaio.

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Una bella confusione di date, di fatti storici e di rituali religiosi cristiani e pagani,  causata prima di tutto da un errore del calendario  giuliano,  introdotto da Giulio Cesare, che ha fatto mancare la corrispondenza del nome dato al giorno con l’annuale punto preciso dell’orbita della terra intorno al sole, e che ci ha portato, in era moderna, ad appendere calze ai balconi dicendo che una donna brutta e anziana, volando a cavallo di una scopa, porta dolci ai bambini e che, non si sa perchè, va poi bruciata (forse per questo).

L’errore del calendario giuliano faceva perdere un giorno ogni 128 anni circa, mentre l’errata applicazione del computo degli anni bisestili fino all’ 8 d. C. ha creato gli altri errori, che sono stati corretti solo nel 1582, anno in cui fu introdotto il calendario Gregoriano da papa Gregorio VIII.  Un tempo, nel 325 d.C,  il 6 gennaio era la festa del Natale di Gesù per tutti, ma in realtà  ci si trovava al 25 dicembre, giorno che fu nominato come data della nascita di Gesù perchè era nominalmente ( ma non nella realtà) il giorno del solstizio d’inverno che invece cadeva il 21 dicembre.

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I Cristiani Ortodossi seguono ancora il calendario giuliano, e festeggiano il Natale il 7 gennaio. Quello gregoriano ha usato come metodo di correzione la soppressione di 13 giorni per fa nuovamente corrispondere solstizi ed equinozi alle giuste date. Non tutti hanno però corretto l’errore nello stesso momento e nello stesso modo: la Grecia, ad esempio, adottò il calendario gregoriano solo dopo la fine della prima guerra mondiale mentre l’Etiopia ha deciso di non correggerlo e adotta ancora oggi il calendario giuliano e ha lasciato inalterato persino il conteggio degli anni. In Etiopia, oggi non è il 27 dicembre 2012 ma il 18 Tahesas 2004.

L’Etiopia ha una grande importanza in queste feste perchè la tradizione, e forse anche la storia, vuole che uno dei Re magi fosse proprio etiope e che al ritorno dalla Terra Santa, fondasse la Chiesa cristiana di Etiopia che è una delle più antiche e  i cui legami con Gesù risalgono alla notte dei tempi, alla regina di Saba e a suo figlio Menelik, il cui padre era Salomone, Re d’ Israele e antenato di Gesù.

La belle storie vere e le leggende che si rincorrono intorno alla festa del’Epifania meritano di essere raccontate perchè coinvolgono anche Milano, al di là  di quella che sarà una divertente, moderna e allegra festa della befana ad Ossona, per la quale ringraziamo la proloco Morus Nigra.

(Fonte: ethiopia.it; fote foto: prolocoossona.org)

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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